Mimmo Lucano: rifarei mille volte quelle illegalità per salvare persone
“Sono amareggiato, ma ho fiducia e sto bene, malgrado ciò che è accaduto. E sono convinto che il ’modello Riace’ andr avanti”. Si è mostrato fiducioso Domenico Lucano, sindaco di Riace, agli arresti domiciliari da martedì scorso, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di avere commesso illeciti nell’affidamento da parte del Comune del servizio di raccolta dei rifiuti, parlando in serata in collegamento con “Propaganda
Live”, la trasmissione condotta su La7 da Diego Bianchi. Un collegamento che ha destato grande scalpore sui social ma che è stato reso possibile dal gip che non ha imposto nessuna limitazione ai contatti e al diritto di comunicazione anche con non familiari. “Quanto è accaduto – ha aggiunto – mi sembra assurdo. Mi accusano di avere commesso delle illegalità e di essere andato oltre la legge. Ma io rifarei mille volte quelle illegalità di cui mi accusano pur di salvare una sola vita umana”.
Il sindaco di Riace dovrà attendere la prossima settimana per sapere se potrà tornare in libertà . Il Gip di Locri, Domenico Di Croce, infatti, a conclusione dell’interrogatorio di garanzia cui giovedì ha sottoposto Lucano, non ha preso alcuna decisione sulla custodia cautelare perché non è stato investito della questione dai difensori, Antonio Mazzone e Andrea Daqua. I due penalisti si sono riservati la carta dell’istanza di rimessione in libertà per Lucano davanti al tribunale della libertà di Reggio Calabria, a cui farà ricorso anche il Procuratore della Repubblica di Locri, Luigi D’Alessio, che ha diretto l’inchiesta che ha portato all’arresto di Lucano. La
richiesta che il Procuratore D’Alessio rivolgerà ai giudici del riesame sarà quella di prendere in considerazione le contestazioni a carico di Lucano che sono state escluse dal Gip Di Croce, tra cui associazione per delinquere, concussione, truffa aggravata, abuso d’ufficio e malversazione. Al Tribunale del riesame la Procura di Locri chiederà anche di pronunciarsi sulla posizione di alcuni dei 14 indagati per i quali aveva chiesto l’arresto, richiesta rigettata dal giudice, che ha disposto l’applicazione della custodia cautelare soltanto per Lucano ed il divieto di dimora per la sua compagna, Tesfahun Lemlem, di 36 anni.
Le manifestazioni a Riace e a Milano
Oggi pomeriggio, intanto, si svolgerà a Riace una manifestazione organizzata da alcune associazioni per esprimere solidarietà a Mimmo Lucano. Il corteo si concluderà sotto l’abitazione dove il sindaco di Riace, sospeso dal Prefetto di Reggio Calabria in seguito all’arresto, si trova ai domiciliari. Un’altra manifestazione a sostegno di Lucano è in programma sempre oggi pomeriggio a Milano, in Piazza San Babila, organizzata da “Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale” e “Nessuna Persona è Illegale”. Slogan dell’iniziativa promossa nel capoluogo lombardo è: “La solidarietà non si arresta. Mimmo Lucano libero subito!”.
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