Categories: anni di piombo

In fondo e` uno sporco mestiere: il Supersismi condannato

[Un commento alla sentenza che vede condannare i vertici del Supersismi per l'operazione “Terrore dei treni” soltanto per malversazione: un bordello animato solo per fare soldi. Ci vorrà poi il processo per la strage di Bologna per veder riconoscere Gelli, Pazienza, Belmonte e Musumeci colpevoli anche di calunnia]


I servizi segreti hanno il diritto di fare il loro sporco lavoro.
La sentenza di ieri della Corte d'Assise di appello di Roma fa giustizia di una prassi che, sia pur contraddittoriamente, la magistratura aveva tentato di affermare negli ultimi quindici anni, quando con sempre maggiore chiarezza si era venuto delineando l'ambiguo gioco degli Arlecchini dei nostri diversi corpi di spionaggio, molto spesso servi di diversi padroni. Certo Giannettini, dapprima condannato per la strage di Piazza Fontana, si era poi visto assolvere ma comunque i nostri 007 da un bel po di tempo si sentivano il fiato caldo dei giudici sul collo.
Particolarmente kafkiana si era infine rivelata la vicenda del colonnello Giovannone, il nostro agente a Beirut. Esaltato dall'onorevole Moro che dal carcere delle Brigate rosse ne invocava l'autorevole ruolo giocato per garantire all'Italia buoni rapporti con la guerriglia palestinese anche con operazioni di scambio di prigionieri, si vedeva poi contestare del giudice Mastellone i suoi rapporti ambigui con Arafat e dai giudici romani che indagavano sulla scomparsa di due giornalisti italiani in Libano un presunto favoreggiamento di terroristi dell'Fplp.
La sua difesa era sempre stata: Sono al servizio dello Stato e i giochi sporchi che faccio sono necessari per essere efficaci".
Quando la tragica e goffa operazione  dei servizi francesi contro Greenpeace ha scatenato una tempesta contro Mitterand e il governo socialista nessun politico ha contestato l'esistenza di strutture clandestine parallele ai servizi, quando il rischio che l'operazione fosse stata deliberatamente portata a termine in modo maldestro per incastrare il governo socialista. Ora la sentenza di ieri ristabilisce un certo margine di discrezionalità operativa per le attività degli spioni.
Certo, se si ostineranno a fare vistosamente la cresta sulla spesa, le bacchettate sulle dita non mancheranno: il quinto comandamento resta quindi in vigore per i nostri 007, l'ottavo un po' meno.
IL GIORNALE DI NAPOLI 14 MARZO 86
Redazione

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