La strage di idee – Gabriele Adinolfi riflette sullo scioglimento del Movimento politico Ordine nuovo
L’incipit: Il 21 novembre 1973 veniva sciolto dalla magistratura il Movimento Politico Ordine Nuovo con un codazzo di pesantissime condanne per “ricostituzione di partito fascista”.Parliamo di Ordine Nuovo movimento, non del centro studi di Pino Rauti già approdato da tre anni alle poltrone di partito e agli scranni parlamentari, ma di quello coerente dell’impareggiabile Clemente Graziani.Quella condanna penale per reati ideologici avrebbe segnato il via di una stagione di persecuzioni che avrebbe colpito con modalità diverse tanto in direzioni contigue ad ON (Avanguardia Nazionale, Terza Posizione) quanto in altre (l’intera galassia dell’Autonomia Operaia) fino a organizzazioni di partito (Il Fronte della Gioventù di Padova).Quella svolta autoritaristica e liberticida, complementare in modo non necessariamente inconsapevole alla spinta dall’alto nella direzione della lotta armata e dello stragismo nell’ottica di una ristrutturazione neocapitalista a marchio Trilaterale, non suscitò la dovuta attenzione e l’indispensabile allarme negli ambienti politici
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