Lecce, 25.9.45. Pane e lavoro: i marò uccidono 3 lavoratori

i funerali dei lavoratori uccisi perché chiedevano pane e lavoro

È difficile oggi trovare persone a Lecce che conoscano i fatti di quel settembre del 1945. Quando, come mai era prima avvenuto, il selciato cittadino è bagnato dal sangue degli operai che chiedono pane e lavoro. Sconosciuti ai più sono anche i nomi. Nessuna via ricorda nella targa quelle vittime cadute per il pane e per il lavoro.

La protesta comincia il 24


Comincia la mattina del 24. Cinquemila persone, piene di rabbia per la miseria e la disoccupazione che porta la fame in città, sono in piazza. Raccolgono l’invito a scioperare e manifestare lanciato da “Lega dei Muratori” e Camera del Lavoro (la confederazione sindacale è ancora unita), al loro fianco i partiti della sinistra, PCI, PSI, Partito d’Azione e il Cln.

Lo sciopero si protrae ed anche l’occupazione della Piazza. La mattina del 25 i manifestanti sono diventati diecimila e al grido di “Pane e Lavoro” arrivano al portone sbarrato del Palazzo dei Celestini. Qui ha sede la Prefettura protetta da un folto schieramento di carabinieri. I militari non riescono a sostenere l’urto della folla.

L’invasione della Prefettura

I dimostranti penetrano negli androni. Alla fine li ferma l’intervento dei marinai della “San Marco”.
Si odono gli spari e si vedono uomini cadere. Il primo è Nicola Fatano, venditore ambulante, poi il pizzicagnolo Oronzo Zingarelli, cade pure Francesco Schifa, muratore. Si contano anche dei feriti fra i quali un bambino di nove anni che sta sulla porta della propria abitazione incuriosito dal tumulto.

FONTE: Antiwarsongs

Santa Croce di Lecce

Alla strage dimenticata dedica una canzone Alessio Lega. La musica è liberamente ispirata alla canzone di rivendicazione irlandese James Larkin ed è pubblicata nell’album Mare Nero Ritratto di un inferno bello mosso (2017).

Il cantautore racconta così la coincidenza significativa che lo ispirò

“Il 25 settembre 2015 ritiro il Premio Civilia ‘Cantacronache’, e suono al Palazzo Comunale di San Cesario. La data, del tutto casualmente cade in un anniversario sconosciuto persino ai leccesi, ma per me straziante: il 25 settembre del 1945, esattamente 70 anni fa, dalla Prefettura sita nel Palazzo dei Celestini, che con la Basilica di Santa Croce lì affianco forma uno dei più bei monumenti del Barocco Leccese, le guardie aprirono il fuoco su una folla che chiedeva pane.

Morirono 3 persone, Francesco Schifa, Oronzo Zingarelli e Nicola Fatano, povera gente cancellata dal Potere, dalla Storia e dalla memoria financo dei miei concittadini. Su questa vicenda ho scritto un canto ancora inedito del quale vi allego il testo. A loro è dedicato questo Premio.”

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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