E’ morto a Parigi Lucio Urtubia, genio dell’esproprio. Il ricordo fraterno di Oreste Scalzone

E’ morto ieri a Parigi Lucio Urtubia, anarchico ed espropriatore spagnolo. Riparato a Parigi nel 1954 ci ha vissuto 56 anni. Ha continuato a lavorare come semplice muratore fino alla vecchiaia – ma distinguendosi prima come rapinatore al fianco di El Quico Sabatè, nemico numero uno del regime franchista, e poi come falsario. Il salto del bancone era troppo violento e pericoloso con i suoi gusti e così si specializzò nella fabbricazione di denaro e titoli di credito falsi. Ha continuato a campare del suo salario operaio mentre i proventi delle attività illegali erano donati tutti ai migranti spagnoli in Francia e ai compagni che combattevano il regime fascista di Franco. Ce ne offre un commosso ricordo Oreste Scalzone

Lucio Urtubia, ‘Luciò’…il primo ‘colpo-al-cuore’ è che non rivedremo più accendersi quello sguardo ridente e malizioso – subito appresso seguito dallo scoppio e lo scroscio d’una risata larga, sonora, franca cioè libera, tra la voce tonante e il sorriso pirata.

Noi due, ci aveva presentati ‘Grand Gegé’ *,[*Gérard Mélinand] – che è tutto dire, di cui il ricordo fa venire nodo alla gola e rimpianto che non sbiadisce e si dilegua, e questo non solo per me. Ricordi su ricordi, come un rizoma mnesico dilagante in tutti i sensi e durate e loro percezioni. Souvenir attivi, col piacere dell’autoironìa e dell’avventura, e — specie nei primi anni che ora sembran secoli lenti e veloci — anche spesso e volentieri allegri, dell’inconfondibile allegria della gente che ”si rivolta dunque siamo”,gente che è ribelle come respira, senza contraffazioni o sotterranee o sfrontate ‘economie politiche’, ricerche di lucro e remunerazioni diverse, competizioni identitarie concorrenti mimetiche…

Gente, scevra d’oltretutto frustrata e vile ”schadenfreude”* [[* Cf. chi vuole, diciamo intanto qui ‘malignità fielosa’ che si sazia del godere d’altrui disgrazie ]]. Senza pretese di perfezione e Valore di’grand’anima’, gente di ‘filosofia pratica’, di ‘realismo’ nel sempre ‘qui ora’, su un piano d’immanenza, ”se non ora, quando ?”. Gente, capace d’esser solidale davvero, in comunanza di singolarità coalescenti, in contrappunto a perdifiato

Luciò’ restato comunque,dagli anni verdi prima dell’emozione, che raccontava immensa, d’esser chiamato da Pepe Sabaté*, mito consistente, restato comunque nell’essere sociale e nella testa anche l’albañil– muratore, maçon –, dalle mani fiere d’esser callose e la schiena da sacchi di cemento da un quintale… A lungo mi sarà arduo riuscire a mostrargli la differenza radicale tra lavoro e attività, e suggerirgli piuttosto il nesso tra Lavoro e cattività… Ma, dopo discussioni appassionate con contrappunti scherzosi – ”Vi ho conosciuto nei cantieri voi ‘rital’,un po’… ‘lavora tu, Compagno, ch’io non posso’…” –, eravamo arrivati a capire il nodo teorico, terminologico-concettuale.

Sul filo del tempo, eravamo divenuti una ‘strana coppia’ capace d’intendersi al volo, su tanti piani, in avventure diverse,’variazioni-su-tema’ (( in un eventuale ‘arbre à palabras’ come quello che si fece un tempo su Félix*, mi piacerebbe raccontarne almeno un po’)).

Negli ultimi anni, con un sorriso malizioso e serio continuava ad attribuirmi la paternità di una frase che è del «Principe» di Machiavelli –”Non si governa senza crimine” –, e la gettava sulla tavola dei più svariati dibattiti, in apparenza semiserio ma con rigorosa convinzione. Devo dire che l’illuminarsi dei suoi occhi quando gli arrivavo a vista nelle situazioni più diverse, mi ha fatto sentire come detentore di un privilegio, del quale tentare d’essere all’altezza. Mi fermo qui stasera, il cervello e la lingua un po’ stremati. Metto intanto al posto di tante altre parole mie, qualcuno almeno della raffica di Link ricevuti : applicandosi,quasi ogn’un può capirne la lingua. SaluD intanto, e alle prossime puntate

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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