Mafia capitale story/4: e il pd liquida il sindaco Marino

Una delle “sconseguenze” di Mafia Capitale è la conclusione anticipata dell’esperienza in Campidoglio di un dem anomalo, il sindaco Marino. Prendendo a pretesto lo scandalo le truppe cammellate di Renzi vanno dal notaio per dimettersi e imporre lo scioglimento del Consiglio. Si scoprirà poi, ma era già evidente, che Marino paga non la compiacenza con ma l’ostilità al sistema politico-affaristico criminale.

Il flop della manifestazione antimafia

Tra i tanti aspetti deliranti della vicenda di Mafia Capitale c’è anche il fatto che dapprima il Pd ha tentato di cavalcare la tigre dell’indignazione poi ha colto l’occasione per regolare i conti con un sindaco, Ignazio Marino, che si era messo di traverso al partito degli affari e infine ha consegnato il Campidoglio ai 5 stelle con le dimissioni consegnate al notaio da un gruppo consiliare indegno

Non c’è stata la presenza forte dei cittadini di Roma al corteo anti mafia capitale organizzato dal Partito Democratico. Infatti circa cinquecento persone hanno partecipato al sit in corteo Antimafia capitale organizzato giovedì 3 settembre in piazza Don Giovanni Bosco, dove lo scorso 20 agosto si è svolto il funerale show di Vittorio Casamonica.
 La convocazione in piazza era stata fortemente voluta da Matteo Orfini, presidente del Pd ed imponeva l’assenza di bandiera di partito e vessilli di ogni genere. Sul palco si sono susseguiti interventi di rappresentati della Comunità di Sant’Egidio, dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e delle associazioni antimafia, legate al volontario ed alla cosiddetta società civile.
Nessun politico ha preso la parola, anche se in piazza ce ne erano numerosi, soprattutto quelli del Partito Democratico e di Sinistra Ecologia e Libertà. LEGGI TUTTO

CasaPound contesta il sindaco Marino

Nel pomeriggio di martedì 29 settembre Ignazio Marino, sindaco di Roma, ha inaugurato al Teatro del Lido ad Ostia l’esposizione del San Giovanni Battista opera del Caravaggio, alla presenza di giornalisti ed esponenti del Partito Democratico.
Ad attendere fuori al teatro il sindaco Marino, da poco tornato a Roma dopo il secondo viaggio in America, c’erano i militanti di Casa Pound Italia che hanno protestato vivacemente il primo cittadino, affermando che il territorio di Ostia ha mille problemi, non ultimo quello dei bambini disabili privati della dovuta e necessaria assistenza nelle scuole. Leggi tutto

Adinolfi controcorrente difende Marino

Mentre la fascisteria ha festeggiato con notevole ammuina la caduta del sindaco Marino, Gabriele Adinolfi prende spunto dalle dimissioni per una riflessione controcorrente sotto forma di lettera aperta: sì, Marino è antifascista, è un gaffeur e uno straccione ma vuoi vedere che la storia di Mafia capitale è un pretesto per un repulisti degli outsider e quello che seguirà sarà peggio?
Marino, fare l’antifascista e parlare di ritorno nelle fogne evidentemente porta sfiga. La portò anche al Suo predecessore Alemanno che fece sfilare per Roma le jeep americane che la “liberarono” e accusò il fascismo del bombardamento angloamericano di Roma.
Ciò detto, va aggiunto che Lei è stato un pessimo sindaco e su questo non ci piove; ma a trovarne uno decente si deve tornare indietro forse di vent’anni e perciò su questo non si può infierire. LEGGI TUTTO

Per approfondire

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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