6 dicembre 1989. “Odio le femministe”: massacro di sole donne al Politecnico di Montreal

montreal

Il 6 dicembre del 1989, un canadese di origini franco-algerine,  Marc Lépine, 25 anni compie il primo femminicidio di massa. Teatro del massacro la sala del Polytechnique di Montreal. 25 anni dopo, in alcune circostanze i terroristi islamici si limiteranno a uccidere i non credenti. Così il giovane omicida di massa applica un semplice e feroce criterio di selezione. Le donne, colpevoli con la scelta di iscriversi a ingegneria di volere conquistare un posto di lavoro “maschile.” 
Prima di cominciare a sparare sulle 27 donne scelte come bersaglio (uccidendone 14) dichiara esplicitamente il movente politico.  “Voi siete femministe, e io odio le femministe”. Alle origini del massacro, al termine del quale Lepine si toglie la vita sparandosi, una storia di abusi infantili e di traumi. C’è anche un delirio ben strutturato che mette capo a una convinzione paranoica. Le donne erano responsabili dei suoi fallimenti personali. Nella lettera che lascia per motivare il suo gesto si dichiara fieramente anti-femminista. Allega una lista di 19 donne, colpevoli, col loro successo, di aver ‘derubato’ gli uomini del loro legittimo rango:

“Sono una persona razionale ed erudita”

“Dato che, scienza a parte, sono un retrogrado per natura, le femministe hanno sempre avuto un talento speciale nel farmi infuriare. 

Pretendono di mantenere i vantaggi che derivano dall’essere donne (come assicurazioni più economiche, o il diritto a una lunga maternità preceduta da una lunga aspettativa) mentre cercano di arraffare anche quelli degli uomini.

Per esempio, è auto-evidente che se si eliminasse la distinzione maschile/femminile alle Olimpiadi, non ci sarebbero più donne, salvo che negli eventi decorativi. Perciò le femministe si guardano bene dal cercare di rimuovere quella barriera.

Sono talmente opportuniste che non vogliono nemmeno trarre vantaggio dalla conoscenza accumulate dagli uomini attraverso i secoli. E cercano sempre di rappresentarli negativamente, ogni volta che ne hanno l’opportunità.

Anche se i media mi attribuiranno la qualifica di ‘Folle Omicida’, io mi considero una persona razionale ed erudita, che solo la Morte ha costretto a intraprendere atti estremi.”

Alla vicenda il regista Denis Villeneuve ha dedicato nel 2009 il film Polythecnique (nella foto un fotogramma dell’opera).

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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