Miss Hitler e antisemiti dell’Ordine ario: inchiesta finita
Pubblicavano post di propaganda antisemita negando l’esistenza storica della Shoah e delle camere a gas, definendole «la menzogna più grande della storia».
Un gruppo attivo in tutt’Italia
Pubblicavano sui social e su un gruppo whatsapp contenuti razzisti e antisemiti, con frasi come «il pericolo ebraico sarà eliminato solo quando gli ebrei di tutto il mondo avranno cessato di esistere». Rischiano il processo i componenti del gruppo antisemita Ordine ario romano, attivo in tutta Italia, e smantellato nel giugno del 2021 con un’operazione dei carabinieri del Ros coordinata dalla Procura di Roma.
I pm di piazzale Clodio hanno chiuso l’inchiesta sui dodici indagati: fra questi c’è anche Francesca Rizzi, che nel 2019 fu nominata «miss Hitler» dopo un concorso indetto sul social network. LEGGI TUTTO
Miss Hitler e la rivale
In realtà nel gruppo spiccavano due donne, divise da un’ accesa rivalità. Così ne scrivevo in occasione del primo blitz, a novembre 2019:
Antonella Pavin è un’insospettabile impiegata d’azienda 48enne che vive a Curtarolo, un paesello di 7mila abitanti a nord di Padova. Moglie e mamma, capelli castano chiari, occhi azzurri e incarnato pallido. Una donna molto ordinaria, ma le unghie sono coperte dallo smalto nero. E’ considerata tra i registi occulti del ’Partito Nazionalsocialista Italiano dei lavoratori’. (…)
Con la perquisizione Digos e polizia postale hanno scoperto dietro un armadio tutti i segreti della sua doppia vita votata alla memoria del Fuhrer. Francesca Rizzi, trentasei anni, precaria, con un figlio, è una bionda platinata dalla bellezza aggressiva che fa la sua figura al tavolo della presidenza della conferenza internazionale di Lisbona che, nella scorsa estate promossa dal gruppo portoghese Nuovo Ordine Sociale allo scopo di creare un coordinamento internazionale tra organizzazioni neonaziste.
Miss Hitler in minoranza sull’Islam
Quelli che volevano fondare il partito nazionalsocialista hanno rivelato un normale tasso di litigiosità interna e una vocazione al tatticismo degna di formazioni più accorsate. A far discutere, in particolare, il rapporto con l’Islam. La bella miss Hitler, più colta della media dei suoi commilitoni, ricorda le simpatie di Hitler per i musulmani ma finisce in minoranza: prevale l’odio viscerale per gli immigrati e le sue posizioni vengono emarginate. LEGGI TUTTO
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