“L’Italia onesta in piazza con la Destra”, “Tangentocrazia, ti spazzeremo via”. Sabato 17 ottobre 1992 il Movimento sociale italiano sfilava per il centro della capitale in guanti bianchi. Oltre 50 mila neofascisti (definizione rivendicata con orgoglio, anche se ancora per poco) che a 70 anni dalla marcia su Roma manifestavano a sostegno di Mani pulite. Contro i partiti corrotti ma anche per simboleggiare, proprio attraverso quei guanti bianchi, la diversità di un partito non toccato dagli accertamenti della magistratura.
Così l’Espresso, due anni, rievocava la marcia dei 50mila, esaltando quell’episodio in contrapposizione alle numerose vicende giudiziarie in cui all’epoca erano coinvolti numerosi esponenti postmissini, da Matteoli ad Alemanno. Un esito paradossale per gli epigoni dell’unico partito della Prima Repubblica che non si era sporcato le mani ma che quando si è potuto sedere a tavola ha tentato di togliersi la fame pluridecennale con affanno e ingordigia.
Certo, la grande manifestazione del popolo missino a sostegno della “rivoluzione giudiziaria” è una ferita aperta per quanti sostengono che la dissoluzione dell’identità neofascista perseguita con grande determinazione dall’intero gruppo dirigente (con le sole eccezioni di Rauti e Buontempo) non era una necessità ma una scelta opportunistica e che Fini e i colonnelli, accontentandosi di uno strapuntino alla corte di Berlusconi abbiano lasciato cadere una grande opportunità. Un tema che troverà sicuramente nuovo fomento nella discussione che si sta sta già aprendo a partire dall’imminente inaugurazione della mostra sui 70 anni del partito.
Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale
Sono nato a Napoli nel 1956 e cresciuto a Posillipo. Proseguendo la lunga marcia in direzione sud, mi sono trasferito recentemente da Potenza a San Marco Argentano. Sposato da 37 anni, ho una figlia trentatrenne, un genero, due nipoti. Militante dell’antagonismo sociale negli anni Settanta, ho proseguito il mio impegno sul fronte della solidarietà per i prigionieri degli anni di piombo, partecipando in prima persona alle campagne per la soluzione politica. Le mie posizioni da un marxismo critico di matrice operaista si sono evolute nella direzione di un radicale libertarismo. Col passare degli anni, ho spostato la mia attenzione dalla cronaca alla narrazione, dalla ricostruzione dei fatti ai dispositivi di costruzione delle storie...
L'alter-Ugo è la superfetazione del blog Fascinazione, chiuso alla fine di febbraio 2013, quando ha superato il milione di visitatori e poi riaperto e affidato alla cura del discepolo più devoto. Perché 25 anni di ricerca e osservazione sulla fascisteria bastano e avanzano anche a un maniaco compulsivo come me. Questo sito si occuperà ancora di politica e movimenti sociali ma offrirà pure una robusta documentazione d'archivio delle mie precedenti attività giornalistiche e costituirà lo snodo per accedere a tutti i miei canali del web 2.0 (blog, anobii, youtube, flickr)
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