A Napoli è il fronte del Sì a flirtare con i fascisti (senza accorgersene)
Vincenzo Iurillo, il cacciatore di impresentabili, ha colpito ancora. Dalle colonne del Fatto Quotidiano ci segnala la presenza di un leader storico della fascisteria napoletana, Massimo Abbatangelo (due settimane fa è stato tra gli organizzatori del meeting con Stefano Delle Chiaie) a una manifestazione per il Sì, in un albergo di Fuorigrotta.
Si è seduto in un angolino.Nessuno lo ha riconosciuto. Nessuno del Pd si è chiesto cosa ci facesse il 74enne leader dell’ultrà destra Massimo Abbatangelo al convegno “Ragionamenti sul Si” a Napoli, dibattito tra docenti, esperti e parlamentari dem. Abbatangelo che il 16 novembre sarà a Reggio Calabria con Gianni Alemanno ed Adriano Tilgher per le celebrazioni della scomparsa di Ciccio Franco( “io ero suo amico”) l’animatore della rivolta dei boia chi molla, tre giorni fa era spettatore ad uno spot della riforma Boschi organizzato dal comitato referendario Allora Si. Una notizia. In altri tempi uno come Abbatangelo, e lo diciamo con rispetto verso la sua storia, a un’iniziativa riformista lo avrebbero respinto alla porta. Al contrario dell’altro ieri quando l’ex parlamentare missino, condannato in primo grado e poi assolto dalle accuse per la strage del Rapido 904- di quel processo rimane lo strascico di una condanna a sei anni per l’esplosivo consegnato al boss del rione sanità Giuseppe Misso- si è palesato con discrezione, ed ha ascoltato sia gli interventi tecnici dell’avvocato Alessandro D’ Alterio e del professore Enrico Bonelli, che quelli politici del segretario del Pd campano Assunta Tartaglione, del deputato Massimiliano Manfredi e del capogruppo dem in Campania Mario Casillo. Abbatangelo è il primo a meravigliarsi di essere passato inosservato. “Non sapevo che fosse una cosa organizzata dal Pd. Uno dei relatori proviene dal Msi, mi ha invitato e quando mi sono accorto di dove stavo mi sono fatto piccolo come una pulce, mi sono chiesto che cazzo sarebbe successo se mi avessero riconosciuto. Dica la verità, la sua presenza era una provocazione. “Ma per carità, nessuna intenzione: abbiamo fatto troppo gli stronzi nel passato, e gli altri hanno fatto i cazzi loro sulle nostre botte. Perché, qualcuno si è preso collera della mia presenza?
Io, personalmente, no. Anzi mi sono divertito. Perché il giovane amico che l’ha invitato è un ex militante di Forza Nuova e uno pensa subito a Latina e alla faccia di corno dell’Anpi che, sì, si sono trovati nella stessa piazza, alla stessa ora, sullo stesso tema (il No a Renzi) ma loro non hanno manifestato insieme a Forza nuova. Almeno Massimo Abbatangelo ha il buon senso e il buon gusto di rendersi conto che certi incroci sono imbarazzanti, loro no…
PS: Ah dimenticavo, se due parlamentari e la segretaria regionale del Pd non conoscono Massimo Abbatangelo, beh si conferma che il problema della democrazia italiana non è il suffragio universale ma proprio l’ignoranza del ceto politico…
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