5 dicembre 1979. Il mese nero dei Nar: arrestato Dario Pedretti
Il dicembre nero, per il neofascismo romano, comincia il giorno 5. Nel pomeriggio un commando, guidato da Dario Pedretti, aveva assaltato una gioielleria in via Rattazzi, ma poi le cose si erano complicate, perché il gruppetto era stato intercettato dalla polizia che aveva arrestato Pedretti. La sua cattura farà deflagrare il gruppo superstite di via Siena, limitandolo al nucleo degli ex di Prati, guidati da «Pantera» Aronica. Ma soprattutto innescherà una serie di rancori e risentimenti che, negli anni, porteranno ad accuse reciproche e a odi mai del tutto sopiti. Il gruppetto dei Fioravanti e di Alibrandi ha una teoria molto precisa al riguardo. Sentiamo Valerio: Quando ero ancora in carcere, Cristiano e Alessandro mi fanno sapere che hanno problemi a nascondere le armi rapinate ai Centofanti e all’Omnia Sport. Il vecchio deposito era stato smantellato e non riuscivano a trovarne un altro. Finché mi comunicano che hanno trovato un cascinale nella campagna vicino a Ostia, dove hanno trasferito parte dell’arsenale e che l’altra parte l’hanno sistemata in una cantina di via Alessandria che gli ha procurato Dimitri. Quando arrestano Pedretti, scopriamo che è in possesso di alcune delle nostre armi che stavano in via Alessandria. Evidentemente Peppe, senza dirci niente, le aveva prestate a Pedretti, il quale sapeva che le armi erano nostre e non aveva avuto alcun problema a utilizzarle. Quindi ci incazziamo sia con lui, sia – soprattutto – con Peppe. In quel periodo la gente moriva per molto meno. Tanto che io e Cristiano
decidiamo di uccidere Dimitri: vado a cercarlo a casa sua, ma non lo trovo. Poi, dopo qualche giorno, lo arrestano, insieme a Roberto Nistri e Alessandro Montani, proprio mentre stanno spostando le armi del covo di via Alessandria. La rivalità tra Fioravanti e Dimitri prima e tra Fioravanti e Nistri poi si può spiegare solo in parte con divergenze politiche e strategiche. In realtà è una classica rivalità interpersonale, tra capibranco. Le personalità più carismatiche, in qualsiasi contesto operino, finiscono inevitabilmente per venire in contrasto.
FONTE: Il Piombo e la Celtica/Nicola Rao
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