Hatewatch settembre 2018: l’Italia dell’odio vista dall’America
Hatewatch è un osservatorio dell’odio curato dal Southern poverty law center, la maggiore organizzazione di sostegno alla lotta per i diritti civili degli afroamericani. Ogni mese, tra le tante ottime cose, iniziative legali, campagne di controinformazione, progetti di educazione alla tolleranza, produce un report sull’Odio in Europa. Oggi pubblichiamo il capitolo sull’Italia per settembre 2018 . Si parla di Foa, di Bannon, del suo movimento e dei rapporti con la destra cattolica. Ma per il maggiore osservatorio antirazzista americano le politiche antimigranti e il decreto sicurezza di Salvini non sono un problema.

Foa e la fake news sulla cena satanista di Hillary
In Italia, il controverso Marcello Foa è stato nominato presidente della Rai da entrambi i partiti di governo, la Lega Nord, anti-immigrazione e di estrema destra e il movimento Cinque stelle anti-establishment. Foa è noto per la sua propensione alle notizie false. Ha condiviso storie di finte notizie di Infowars – in particolare una che sosteneva l’ex candidato presidenziale Hillary Clinton ha partecipato a cene sataniche – e storie iniziate dal booster Pizzagate Mike Cernovich. Ha anche retwittato il suo sostegno alla missione anti-immigrazione del gruppo identitario Defend Europe. Conosciuto anche per la sua retorica anti-LGBT, Foa ha definito anormale l’omosessualità. Durante il suo incarico come CEO del Corriere del Ticino, il giornale stampava in prima pagina una finta notizia sostenendo che la polizia tedesca stava deliberatamente ignorando le minacce terroristiche islamiche, una menzogna che fu poi costretta a ritrattare. Foa è molto vicino al vice primo ministro d’Italia, il leader della Lega Matteo Salvini, per il quale lavora il figlio di Foa.
Bannon e l’amicizia con Buttiglione
Bannon progetta il curriculum per il corso di leadership cristiana: anche in Italia, l’ex consigliere di Trump Steve Bannon sta aiutando a progettare un curriculum per un corso di leadership in un monastero fuori Roma, guidato dall’Istituto Dignitatis Humanae, un’organizzazione no-profit cattolica di destra. Diretto dal collaboratore di Breitbart e alleato di Bannon, Benjamin Harnwell, il suo consiglio comprende una pletora di cardinali conservatori contrari all’approccio più liberale di papa Francesco su questioni come il matrimonio e la sessualità. I membri del consiglio di amministrazione includono in particolare il critico di Papa Francesco, il cardinale Raymond Burke, un autorevole funzionario conservatore della chiesa vicino ai movimenti di estrema destra che ha espresso il suo sostegno a Trump e ha criticato l’Islam.Bannon è stato la chiave per lo sviluppo dell’Istituto ed è elencato come uno dei patroni dell’Istituto sul suo sito web. È stato oratore alla conferenza del Vaticano nel 2014, dove è stato intervistato da Harnwell. In quella conversazione, che da allora è diventata famosa, ha condiviso pensieri sul capitalismo, la necessità di rivoluzioni populiste e l’ascesa di un “movimento globale del partito del tè”. Harnwell costituì l’Istituto dopo che il conservatore cristiano Rocco Buttiglione non riuscì a ottenere una posizione di commissario europeo per aver descritto l’omosessualità come un peccato.Buttiglione è membro di una coalizione internazionale chiamata Agenda Europe – insieme a World Congress of Families * (WCF) e ADF International * – il cui obiettivo è quello di riportare indietro i diritti LGBT e riproduttivi. (Come riportato da Hatewatch, i membri della coalizione, compresi i gruppi americani, sono stati attivi nel promuovere un referendum in Romania che possa impedire la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso nel paese.)
L’estrema destra si unisce al movimento di Bannon
Nel frattempo, il vice primo ministro italiano, Matteo Salvini, ha promesso di unirsi al “Movimento” di estrema destra di Steve Bannon, che vuole mettere al potere i populisti di destra alle prossime elezioni parlamentari europee di maggio. Il piccolo partito di estrema destra Fratelli d’Italia, al cui raduno Bannon ha parlato il 20 settembre, si sta anche unendo al gruppo. Il partito francese di estrema destra Rassemblement National (precedentemente noto come Front National), alla cui riunione annuale Bannon ha parlato nel marzo 2018, ha detto che sta prendendo in considerazione anche l’adesione.
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