No all’archiviazione dell’omicidio Verbano
Mercoledì 9 dicembre il Gip di Roma Francesco Patrone ha respinto la richiesta di archiviazione dell’omicidio di Valerio Verbano depositata lo scorso 28 agosto dal pm Erminio Amelio. Ha così accolto la richiesta di opposizione dell’avvocato di parte civile Rossi Albertini. Lo scrive Marco Capoccetti Boccia, autore del libro Valerio Verbano – Una ferita ancora aperta, nel sito delle Edizioni Lorusso.
In un filone secondario dell’inchiesta, inoltre, andrà a giudizio per favoreggiamento una giornalista con legami personali con ex esponenti dei Nar.
QUI IL TESTO INTEGRALE DELLA RICHIESTA DEL PM
“Ha disposto – prosegue lo storico, che è un protagonista della campagna contro gli assassini di Valerio Verbano – dunque lo svolgimento da parte del pm di ulteriori indagini. Il gip ha indicato la direzione precisa in cui muoversi assegnando il termine di 180 giorni per il loro compimento. L’udienza si sarebbe dovuta tenere il 17 aprile scorso. A causa delle misure per il coronavirus ha subito un rinvio al 9 ottobre 2020.
Si è poi svolta il 12 ottobre, in assenza del pm che non si è neanche presentato. Mercoledì 9 dicembre il GIP si è infine pronunciato. Le indagini per l’omicidio del giovane militante autonomo ucciso nella sua casa del quartiere Montesacro a Roma il 22 febbraio 1980 furono riaperte nel febbraio del 2011 contro ignoti. Le precedenti indagini, aperte il giorno dell’assassinio, erano durate per nove anni, fino all’aprile del 1989. Avevano visto iscritti al registro degli indagati quattro terroristi neofascisti dei Nuclei Armati Rivoluzionari”. LEGGI TUTTO
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