Parigi, ore 14. Nonostante centinaia di arresti preventivi, casseurs all’attacco

Dopo le 14 sono comparsi i primi gruppi di casseur nella manifestazione dei gilet gialli a Parigi. E’ accaduto nell’8/o arrondissement, vicino a boulevard
de Courcelles, dove alcune auto sono in fiamme e si riproducono le scene di vandalismo e saccheggio delle settimane scorse.
Dopo le 13 sale anche la tensione nel centro di Parigi. Migliaia di persone partecipano alle nuove manifestazioni dei gilet gialli. Sugli Champs-Elysees, sono stati incendiati alcuni bidoni della spazzatura. In rue Beaujon, non lontano da Place de l’Étoile, come riferisce Le Figaro si sentono boati, probabilmente provocati dall’esplosione di petardi.
Un corteo di gilet gialli nella zona dell’Opera si è ripetutamente scontrato con la polizia a Boulevard des Italiens. I manifestanti hanno acceso dei fuochi ed hanno lanciato fumogeni, la polizia ha risposto con gli idranti. Il corteo si sta dirigendo verso Republique. Altri gilet gialli, dalla zona di Republique e Bastille si dirigono verso gli Champs-Elysees.
Bloccata la frontiera a Ventimiglia
I gilet gialli hanno chiuso la frontiera franco-italiana di Ventimiglia. Bloccati tutti i mezzi in entrata e in uscita dal territorio italiano. A ora si è formata una coda di circa sei km. “Siamo sul posto per cercare di gestire la situazione in maniera equilibrata” ha detto il questore di Imperia Cesare Capocasa.
Centinaia gli arresti preventivi
Alle 12 sono già 492 gli arresti compiuti dalla polizia a Parigi nella giornata caratterizzata dalle nuove manifestazioni di protesta dei gilet gialli. Le persone trattenute in custodia sono 211. Sabato scorso, quando misero la capitale a ferro e fuoco, il totale degli arresti non superò quota 412.
La polizia ha effettuato 278 arresti preventivi a Parigi, nelle prime ore della giornata per impedire le violenze previste per le nuove manifestazioni dei gilet gialli nella capitale. Nelle strade di Parigi, oggi, saranno schierati circa 8000 agenti. In tutta la Francia, la polizia mobiliterà 89.000 uomini.
La strategia della polizia è quella di separare i casseur dai gilet gialli arrivati a Parigi per manifestare.
I primi lacrimogeni sui Campi Elisi
Sugli Champs-Elysees, prime tensioni con lancio di lacrimogeni ma gli agenti sono riusciti a disperdere la folla che premeva sulle barriere in direzione dell’Eliseo senza incidenti. Eliminate in pochi minuti le transenne di ferro che i manifestanti avevano utilizzato come barricate.
La portavoce della polizia, Camille Chaize, ha fatto sapere che ad alcune delle persone perquisite, e poi fermate, sono state sequestrate “armi, bottiglie Molotov e spranghe di ferro”.
Il confronto a Porte Maillot
Centinaia di gilet gialli hanno tentato di bloccare il peripherique, la tangenziale attorno a Parigi, all’altezza della Porte Maillot. Hanno bloccato la circolazione delle auto per qualche minuto. Poi uno squadrone di celerini è intervenuto ed ha sbloccato la grande arteria a quattro corsie. C’è stata tensione con i manifestanti al momento dello sgombero ma non si sono avuti contatti. I gilet gialli hanno alzato le mani in un messaggio simbolicamente pacifico verso i poliziotti e hanno indietreggiato sul terrapieno.
Parecchie centinaia di gilet gialli non hanno accettant di abbandonare il materiale non consentito dalla polizia sugli Champs-Elysees (maschere, bottiglie, zaini, ecc.). Si sono attestati alla Porte Maillot, dalla parte opposta dell’Arco di Trionfo rispetto alla celebre avenue.
I manifestanti agitano un grande tricolore blu-bianco-rosso con scritte tre date, 1789 (Rivoluzione francese), 1968 (rivolta del Maggio francese) e 2018.
L’omaggio ai liceali messi in ginocchio
Come accaduto ieri nelle manifestazioni dei liceali, anche i gilet gialli alla Porte Maillot si sono ripetutamente inginocchiati con le mani sulla testa. Hanno così ricordato l’episodio degli studenti di Mantes-la-Jolie costretti due giorni fa in quella posizione dalla polizia che li aveva fermati.
Molte le scritte sui gilet dei manifestanti, “Arriviamo”, “Yellow is the new Red” e “Macron, ci prendi in giro”.
50 fermi a Bruxelles, poi gli scontri
Primi scontri fra polizia e i gilet gialli a Bruxelles. Lo ha riferito l’agenzia Belga precisando che gli incidenti sono scoppiati dopo che un gruppo di dimostranti provenienti da Schuman si sono uniti a quelli che venivano dalla zona di Tràne e Arts-Loi. Alcuni manifestanti hanno forzato il cordone di polizia lanciando bottiglie e un cartello stradale a Rue Montoyer. Le forze dell’ordine hanno risposto con i lacrimogeni. La situazione sembra essere tornata alla normalità ma resta tesa. In piazza almeno 500 persone.
Una cinquantina di fermi sono stati effettuati questa mattina a Bruxelles prima dell’inizio delle manifestazioni dei gilet gialli annunciate nella capitale belga. Lo ha detto la portavoce della polizia di Bruxelles, Ilse van de keere, scrive l’agenzia Belga. I primi fermi sono stati effettuati alla Gare du Midi, alla stazione ferroviaria Centrale e nel quartiere dove si trovano le istituzioni europee, zone dove dovrebbero radunarsi i dimostranti stando ai vari appelli lanciati sui social network.
“Nel mondo il Rosso è diventato Giallo”
a modo suo profetico l’indimenticabile Ivan Della Mea
(anche se all’epoca lui pensava alla Cina maoista…prendendo – in quanto comunista libertario – una cantonata, ma in buona fede)
GS
PS poi me lo spiegano i fasci come si regolano con il richiamo al 1789 e al 1968…
“….un grande tricolore blu-bianco-rosso con scritte tre date, 1789 (Rivoluzione francese), 1968 (rivolta del Maggio francese) e 2018.”
però, cazzo, manca il 1871 (La Comune)…solo una dimenticanza – spero.
GS