26 giugno 1986: Pierluigi Vigna denuncia il collega innamorato della brigatista pentita

pierluigi vignaAlcuni giornali (tra i quali La Repubblica e Il Mattino, ma anche lo spagnolo El Pais) pubblicano con rilievo la notizia che il Sostituto Procuratore della Repubblica di Napoli, Olindo Ferrone, uno dei magistrati che seguiva le più delicate inchieste sul terrorismo, dalla colonna napoletana delle Brigate rosse alla strage di Natale del rapido 904, ha avuto una “love story” con una brigatista rossa pentita. La ragazza si chiama Elisabetta Giove, 28 anni, moglie di un detenuto, ex “postina” delle Br, conosciuta da Ferrone nel corso di alcuni interrogatori. Elisabetta Giove era stata arrestata nel max.i-blitz antiterrorismo del novembre ’82, nella stazione della Vesuviana a San Giorgio a Cremano; nel suo appartamento a Torre del Greco, i carabinieri avevano trovato un manoscritto delle Br e un documento ideologico uscito clandestinamente dal carcere di Trani. La ragazza è tornata in libertà nel luglio ’83 e al processo se la caverà con due anni e la libertà condizionale. Dalla scarcerazione comincia a seguire il giudice Ferrone in tutti i suoi spostamenti, anche fuori città. Ferrone la presentava agli amici come “la mia compagna”. La vicenda esplode con un esposto al CSM del giudice fiorentino Pier Luigi Vigna, che aveva invitato a casa sua per un pranzo il collega napoletano e la sua donna, e solo qualche giorno dopo scoprirà che la Giove era un ‘ex terrorista.
Nei mesi precedenti i due magistrati avevano strettamente collaborato. Mentre Vigna da Firenze conduceva l’inchiesta sulla strage di Natale, mandando tra gli altri in prigione i giornalisti Peppe D’Avanzo e Franco Di Mare per uno scoop sulla “pista napoletana”, il pm innamorato portava avanti, per competenza territoriale, il filone di indagini sull’associazione sovversiva connessa,  costituita da Peppe Misso e i suoi luogotenenti

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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