Pista palestinese, spunta l’Asse Tassinari-Murelli-Colombo
“Continua la triplice alleanza – altermondisti di Potere Operaio; neonazisti di Ordine Nuovo; lobby israeliana – ovvero il triumvirato Tassinari, Murelli ed Andrea Colombo nel tirare fuori la bufala, tutta made in Israel, sulla ”pista palestinese” a riguardo della Strage di Bologna. L’asse III Reich – Tel Aviv è sempre vivo e vegeto, almeno a livello mediatico.”
Così l’antimperialista Stefano Zecchinelli. L’ingiustizia nei confronti dei veri scopritori della pista palestinese (la banda dei quattro della Commissione Mitrokhin e poi Enzo Raisi e infine il duo calabro-lucano Cutonilli&Priore) è evidente. Quanto a me, è ovvio che io ho dato ampio spazio alla sua narrazione ma ho sempre espresso tiepidezza e scetticismo sulla pista in generale e chiara e dichiarata ostilità a una sua specifica variante. Così come ho dato spazio a un’altra tesi che non condivido (la strage fascista), con un post dedicato l’altro giorno all‘intervista al giudice Mastelloni al Fatto Quotidiano, nella quale è liquidata seccamente la pista palestinese. Comunque su una storia così triste e drammatica farsi una risata ogni tanto fa bene.
PS: Per qualcuno, invece, è corretto parlare di fabbricazione della pista. Citiamo, ad esempio, Paolo Persichetti che dedica oggi un lungo post sul suo blog Insorgenze al tema. Nell’articolo, seconda parte di un più ampio testo, contesta alle radici le tesi di Raisi, Cutonilli e Priore, citando anche polemicamente “giornalisti come Paradisi e Colombo” mentre si limita a fare riferimento a questo blog per aver dato spazio prima alla lettera aperta di Anna Di Vittorio (sorella della vittima tirata a torto in mezzo sulla pista palestinese) e poi alla replica di Valerio Cutonilli.
Lascia un commento