21 aprile 1977: sparatoria all’Università. Ucciso il poliziotto Passamonti

Roma la polizia ha presidiato la Sapienza per tutta la giornata del 20 aprile, fino a notte inoltrata, in occasione di un’assemblea con i liceali contro la riforma Malfatti.

Il vero obiettivo, però, è l’occupazione, che avviene la mattina del 21 in ben quattro facoltà della Sapienza. Nel primo pomeriggio il Rettore Ruberti chiede l’intervento della polizia, che esegue lo sgombero senza reazioni da parte degli occupanti.

La battaglia a S. Lorenzo

Ma la forza di volontà degli studenti è quella di proseguire con la mobilitazione, e ben presto si creano cortei spontanei in tutta la zona adiacente l’Università e in particolare nel quartiere di San Lorenzo, dove i manifestanti decidono di rispondere alle cariche della Celere. Esplode la guerriglia urbana, le barricate bloccano ogni strada e per ogni lacrimogeno sparato c’è una bottiglia molotov pronta a rispondere.

Ne nasce un violento scontro a fuoco tra polizia e studenti, due proiettili colpiscono mortalmente alla testa l’agente Settimio Passamonti. Altri sei agenti riportano ferite, per uno gravi, mentre la giornalista americana Patrizia Bermier è colpita alle gambe.

Le testimonianze parlano di un uomo vestito di nero comparso all’improvviso durante gli scontri e immediatamente svanito dopo aver sparato. Manca meno di un mese alle foto che rivelano la presenza di agenti in borghese armati infiltrati nei cortei. Poche ore dopo, nel luogo dove era morto Passamonti appare la scritta «Qui c’era un carruba, Lorusso è vendicato».

Retata a via dei Volsci

Il Senato accademico chiude l’Università nuovamente. Riaprirà il 2 maggio. A Roma, nella notte, polizia e carabinieri, armi alla mano, con giubbotti antiproiettili e mitra, entrano nella sede di via dei Volsci, fermando 25 militanti, poi rilasciati.

La cronaca di Infoaut, sito di controinformazione dell’area antagonista, avvalora l’ipotesi della presenza di un agente provocatore che si infiltra tra i dimostranti, fa fuoco, uccide e si dilegua. Ipotesi che non mi convince …

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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