Catturato in Portogallo Pombo da Silva, leader degli anarchici insurrezionalisti

Gabriel Pombo da Silva, figure di riferimento del mondo anarcoinsurrezionalista, è stato arrestato in Portogallo. All’arresto, eseguito dalla polizia portoghese e spagnola, si è arrivati anche grazie alle indagini svolte dall’Antiterrorismo e dalla Digos di Brescia. sono stati infatti i poliziotti italiani ad individuare il paesino portoghese dove l’anarchico si era rifugiato. Pombo da Silva deve scontare 16 anni di reclusione per reati commessi in Spagna.
Pombo da Silva è stato arrestato il 25 gennaio a Moncao, un paese nel nord al confine con la Spagna. Per arrivare all’anarchico, sul quale pendeva un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità  spagnole il 9 agosto scorso, hanno lavorato polizie dei tre paesi.

I legami con l’Italia

Almeno dal dicembre del 2018 Pombo è stato in Italia, anche se in quel momento su di lui non c’è alcun mandato d’arresto. La scelta di vivere nel nostro paese è la conseguenza della sua relazione con Elisa di Bernardo, altra figura di spicco dell’area anarchica italiana, con cui ha una bambina.
All’inizio del 2019 i due decidono di passare in semiclandestinità . Una scelta presa probabilmente in vista dei provvedimenti che sarebbero arrivati dalla Spagna. Antiterrorismo e Digos mantengono però un monitoraggio costante sugli ambienti frequentati dai due, familiari della Di Bernardo e alcuni estremisti vicini a Pombo da Silva. Così, quando ad agosto del 2019 l’anarchico diventa formalmente latitante e le autorità  spagnole chiedono una collaborazione, l’Italia ha già  una serie di indicazioni da fornite. Nei mesi successivi le indagini consentono inoltre di individuare l’utenza con cui i due parlano con l’Italia. Ed è quella che consente la localizzazione nel nord del Portogallo.

La politicizzazione in carcere

Gabriel Pombo da Silva si è avvicinato all’ideologia anarchica nel corso della detenzione scontata in penitenziari di più Stati per reati comuni: con il trascorrere degli anni si è
attestato su posizioni radicali fino a divenire una vera e propria icona del movimento insurrezionale. Nel 2004 evade dal carcere in Spagna. E’ nuovamente arrestato in Germania allorquando, insieme a tre complici, per sottrarsi a un posto di controllo della polizia, ingaggia un conflitto a fuoco con gli agenti e prende in ostaggio civili per tentare la fuga.
Detenuto in Germania, manifesta con i suoi scritti la totale adesione al progetto insurrezionale della Fai/Fri – Federazione anarchica informale / Fronte rivoluzionario internazionale. E
nell’ambito del circuito carcerario consolida relazioni dirette con vari esponenti insurrezionalisti internazionali, in particolare italiani e greci. Si propone attraverso una
copiosa produzione documentale dal contenuto chiaramente apologetico, diffusa sui principali siti d’area, come ideologo e ispiratore “dell’azione diretta e distruttiva insurrezionale”.
In questo contesto si collocano gli attestati di vicinanza a organizzazioni di matrice insurrezionale e in particolare ai “fratelli delle Ccf/Fai/Fri in Grecia e nel mondo”; non mancano nei suoi comunicati manifestazioni di solidarieta’ con i “prigionieri” libertari, tra cui il noto eco-anarchico svizzero Marco Camenish e i detenuti italiani Alfredo Cospito e Nicola Gai. 

Le inchieste italiane

 Per i suoi rapporti con i libertari italiani e la rilevanza della sua produzione documentale, Pombo da Silva è indagato nell’ambito dell’operazione “Ardire” nel 2012, sviluppata dalla procura di Perugia. Il procedimento confluisce poi nell’inchiesta “Scripta Manent” – istruita dalla procura di Torino e conclusasi nel settembre 2016. E’ accusato di aver
contribuito alla costituzione in Italia della “Federazione anarchica informale”.
I collegamenti con il movimento italiano si sono rafforzati anche in virtù della relazione sentimentale con la libertaria bresciana Elisa Di Bernardo. Eelazione dalla quale e’ nata una bambina, ancora in tenera eta’. Il nucleo familiare, dopo aver abbandonato la Spagna, ha scelto di trasferirsi nel nostro Paese. Il 4 dicembre 2018 Pombo da Silva è controllato in provincia di Massa Carrara insieme ad un noto estremista di sinistra. Nella provincia fissa la propria dimora sino al gennaio 2019, allorché si allontana con tutto il nucleo familiare per destinazione ignota.

Il passaggio in clandestinità

Gabriel e la compagna si rendono irreperibili. Manifestano la scelta di entrare in clandestinita’ in un documento “Elisa e Gabriel Liberx e pericolosx”, a firma de “Il clan nomade-anarchico. Elisa-Gabriel-Iralutza e la quadrupede”. Nello scritto, i due si definiscono “clan nomade che va di Paese in paese alla ricerca di complici”, condividendo “un anarchismo che ci sporchi le mani”. Dichiarano, inoltre, la volontà di “vivere nell’ombra” – nonostante le difficoltà dovute ai frequenti spostamenti – come conseguenza dell’asserita intenzione dello Stato spagnolo di voler “imprigionare” Pombo da Silva per un “residuo di pena”. In effetti, l’anarchico e’ destinatario di un provvedimento di carcerazione per cumulo pene ad oltre 16 anni di reclusione, esteso anche in ambito europeo, emesso dalle autorità iberiche il 9 agosto
2019 per vari reati, commessi anche con violenza alle persone.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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