Quadrelli: gilet gialli, lotta per le strade di Parigi e popolo della banlieue

Domani si annuncia un altro giorno di gloria per gli insorgenti francesi. Dopo la debacle inferta alla polizia  sabato scorso a Parigi, c’è grande attesa sulla prossima mobilitazione dei gilet gialli. Intanto però arriva, a confermare la nostra lettura della battaglia del 1° dicembre, un breve testo. Lo ha pubblicato Emilio Quadrelli sulla sua pagina facebook.
Per chi non lo conoscesse Quadrelli è un ricercatore sociale. Lavora all’Università di Genova e ha alle spalle una storia di militanza e di carcere. Sua è l’opera fondamentale per la conoscenza del fenomeno delle batterie di rapinatori degli anni Settanta: “Andare ai resti”. Un capolavoro. Oggi si occupa di criminalità e immigrazione. E quindi di insorgenza sociale ne sa e ne capisce… 

Un movimento senza direzione

Un piccolo aggiornamento dalla Parigi black, concentrata nella sterminata banlieue nord, che smentisce sia i “compagni de noiantri”, il “centrismo” negriano, quelli che “bisogna capire”, “analizzare”, “riflettere”. Insomma tutti quelli che, quando il gioco si fa duro, smettono di giocare. Secondo le testimonianze raccolte la piazza è sempre più egemonizzata dal “popolo della banlieue”, con una predominanza black, una consistente partecipazione beur ma anche una non secondaria scesa in campo della parte blanc.

Al momento questo movimento non ha una direzione anche se, in particolare per i black, la lotta nelle strade parigine si coniuga all’avversione dei black per il colonialismo francese del quale il Franco africano CFA ne incarna la cristallizzazione. Questo “popolo” autonomo rivendica in pieno il peso degli scontri e le vittorie riportate in strada contro il flics i quali, come numerosi filmati confermano, sono stati più volte costretti alla ritirata o, addirittura, alla fuga.

Gli unici movimenti politici con i quali il “popolo della banlieue” ha un qualche contatto sono i “neri” (gli anarchici) e quei gruppi che, per capirsi, possiamo definire “autonomi”. Qualche scontro con la destra presente in piazza c’è stato ma anche questa, al pari dei flics, ha dovuto per lo più fare marcia indietro. Queste sono le scarne, ma non prive di significato, notizie che arrivano dalla banlieue nord. Poi, a fronte di ciò, ognuno può, senza scendere dal divano, continuare a tagliare il piede per farlo entrare nella scarpa

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.