Quando i soldatini neri studiavano Evola

[Una scheda sulla destra radicale che fotografa la mia conoscenza della realtà dopo 4 anni di ricerca….]

I principali gruppi della destra nazionalpopolare affondano le loro radici nelle due organizzazioni storiche della destra extraparlamentare, “Ordine Nuovo” di Rauti e poi di Clemente Graziani e “Avanguardia Nazionale” di Stefano Delle Chiaie e poi di Adriano Tilgher.
Pino_rautiCENTRO STUDI ORDINE NUOVO – Nasce nel 1956, da una setta esoterica, i “Figli del Sole”, ispirata all'”Imperialismo pagano” di Julius Evola, nume tutelare della destra radicale. Il leader è Pino Rauti, giovanissimo repubblichino, guerrigliero dei Fasci d’azione rivoluzionaria contro la nascente Repubblica, teorico della guerra civile permanente anticomunista. I riferimenti culturali sono il Nuovo Ordine hitleriano, ma anche la figura tipicamente medievale dei monaci-guerrieri, lo spirito di setta eretica ed esoterica che ispirava i Templari, il richiamo a un patrimonio sapienzale che affonda le sue radici nelle culture delle società tradizionali, alla “dottrina aria di lotta e vittoria”, come recitava il titolo di un fortunato opuscolo del Maestro Evola. Rauti coniuga questo spirito ‘alto’ da Ordine Politico-militare con la più bassa pratica della frequentazione delle anticamere dello Stato Maggiore. Quando nella seconda metà degli anni Sessanta esplode la polemica tra il generale De Lorenzo e il generale Aloja sulla ristrutturazione delle Forze armate, Rauti è l’estensore – sotto lo pseudonimo di Flavio Messala – di un pamphlet “Le mani rosse selle Forze Armate” pagato dal primo e fortemente critico nei confronti del secondo, poi ritirato dallo stesso Aloja. Tra i distributori dell’opuscolo, un giovane editore veneto, Franco Freda, il più radicale interprete del pensiero di Evola, teorico della “Disintegrazione del sistema”.
Alla vigilia della strage di piazza Fontana Rauti scioglie il gruppo e concorda con Almirante la confluenza nel Movimento sociale.
Clemente_grazianiMOVIMENTO POLITICO ORDINE NUOVO – Nasce – nell’inverno 1969-70 – da una costola dell’omonimo centro studi, ad opera di un gruppo di “irriducibili”, guidato da Clemente Graziani, autore nel 1948 dell’affondamento di una nave che era destinata all’Unione Sovietica, come risarcimento dei danni bellici, studioso della “guerra rivoluzionaria”. Il MPON nasce con una più spiccata attitudine attivistica, con un approccio fortemente militante: le numerose violenze dei suoi aderenti porteranno ad un processo per “ricostituzione del disciolto partito fascista” e all’applicazione della legge Scelba nell’autunno 1973 con lo scioglimento dell’organizzazione e il passaggio alla clandestinità dei suoi militanti. Da allora Clemente Graziani è latitante all’estero.
LOTTA DI POPOLO – Esperienza eccentrica della destra radicale nel ’68, nasce dal Movimento studentesco di Giurisprudenza, rifiuta le secche dell’anticomunismo reazionario, si caratterizza per il sostegno alle lotte antimperialiste dei vietcong e dei feddayn (sceglierà infatti come acronimo Olp, Organizzazione Lotta di Popolo, che mutua quella del movimento di liberazione nazionale palestinese), tenta un precoce esperimento di sfondamento a sinistra che non produrrà frutti immediati ma verrà ripreso da Terza Posizione dieci anni dopo. Liquidati dalla stampa come nazimaoisti, i militanti dell’Olp rompono volontariamente ogni legame associativo nel ’73 per anticipare i colpi della “repressione dello Stato democratico”.
stefano_delle_chiaieAVANGUARDIA NAZIONALE GIOVANILE – E’ fondato da Stefano Delle Chiaie nel 1960, il famigerato “Caccola”, leader naturale degli ultras romani: nasce da una costola del Centro studi Ordine nuovo, al quale contesta un atteggiamento attendista. Pur richiamandosi dottrinariamente ad Evola, si caratterizza per il culto paranoico dell’attivismo e della disciplina.
I suoi “mazzieri” sono i più spietati negli scontri di piazza contro i “rossi”. Il gruppo si dissolve nel 1966: Stefano Delle Chiaie lancia un’operazione in grande stile di infiltrazioni nei nascenti gruppetti marxisti-leninisti. I suoi fedelissimi sono in prima fila il 1 marzo 1968 a Valle Giulia, a guidare gli scontri degli studenti con la polizia. Quindici giorni dopo quando Almirante e Caradonna guidano le squadracce del Msi alla riconquista dell’Università di Roma occupata dai “rossi” si schiereranno con il Movimento contro i “camerati”. Il suo braccio destro Mario Merlino – fondatore del gruppo anarchico XXII marzo – è imputato con Valpreda per la strage di Piazza Fontana.
AVANGUARDIA NAZIONALE – Fallito il tentativo di egemonizzare il movimento studentesco, Stefano Delle Chiaie cede il bastone del comando a Adriano Tilgher che rifonda il gruppo nel 1970, per guidare la piazza di destra. Così, mentre “Caccola” diventa il braccio destro del principe Junio Valerio Borghese nell’organizzazione delle ultime manovre del partito del golpe, gli avanguardisti si mettono alla testa della rivolta di Reggio e poi di quella dell’Aquila. Anche per Avanguardia, nel 1975, scatterà la tagliola della legge Scelba.
Dopo lo scioglimento ci sarà un fugace tentativo di dar vita a una formazione unitaria, con settore militare egemonizzato da Ordine Nuovo e un settore politico affidato agli avanguardisti: unica traccia dell’organizzazione l’omicidio del giudice Occorsio, grande accusatore nel processo contro il Mpon, primo agguato omicida del nascente terrorismo nero, che alla fine degli anni Settanta insanguinerà Roma con le gesta dei Nuclei Armati rivoluzionari.
GIORNALE DI NAPOLI 22 SETTEMBRE 1992

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