1.11.78, strage Raf di doganieri olandesi: 2 morti, 2 feriti
Il 1° novembre 1978 due membri della Raf, Adelheid Schulz e Rolf Heissler, vengono sorpresi mentre tentano di varcare il confine. Vogliono entrare illegalmente in Olanda, a Kerkade. Ne nasce uno scontro a fuoco con quattro funzionari doganali. Due restano uccisi e due gravemente feriti. Dionysius de Jong (19 anni) dai colpi d’arma da fuoco. Johannes Goemanns (24) che morì successivamente, a causa delle ferite riportate.
I due guerriglieri fanno parte della cosiddetta “seconda generazione” della Raf. Composta in prevalenza da militanti del Collettivo pazienti socialisti. Si erano radicalizzati di fronte alla durezza della repressione contro tutte le attività di sostegno e di solidarietà con i prigionieri politici tedeschi. La Schulz ed Heisller avrebbero partecipato alla riunione dei primi di settembre del 1977, in cui viene deciso il sequestro del presidente di Confindustria Schleyer. La Schulz, arrestata in Assia nel 1982, è condannata all’ergastolo per l’omicidio del banchiere Ponto (aveva affittato la base operativa) e per il sequestro Schleyer (oltre alla pianificazione aveva partecipato come telefonista). Nel 2002 è stata perdonata.
Heissler proviene dai ranghi del Movimento. Membro dei Tupamaros di Monaco di Baviera, nel 1972 è condannato a 6 anni per una rapina di autofinanziamento a cui ha partecipato l’anno prima. Nel 1975 partecipa con i membri del Movimento 2 giugno al sequestro dell’esponente Dc Peter Lorenz. Dopo un addestramento ad Aden, nel 1976, rientra nella Repubblica federale e aderisce alla Raf.
E’ arrestato nel giugno del 1979, a Francoforte: sopravvive a una grave ferita da arma da fuoco alla testa. Secondo il dissociato Peter Jurgen Boock è uno degli esecutori materiali dell’omicidio Schleyer. Otterrà un’altra condanna all’ergastolo per l’omicidio dei due doganieri. Nel 2001 gli negano la libertà vigilata.
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