18 settembre 2013: ucciso ad Atene un rapper antifascista
Il delitto risale alla notte del 18 settembre 2013 ma soltanto un anno fa la Corte d’appello di Atene ha condannato i militanti di Alba Dorata, giudicata un’“organizzazione criminale”, al termine del lungo processo per l’omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas, 34 anni. Il cantante-attivista fu ucciso con due coltellate al petto all’uscita da un pub in cui aveva assistito, insieme alla compagna, a una partita internazionale dell’Olympiakos, sua squadra del cuore. Lui stesso, prima di perdere i sensi, ha indicato in Giorgios Roupakias l’aggressore, arrestato immediatamente e condannato come unico responsabile materiale dell’omicidio. Lavorava alla caffetteria della sede di Alba Dorata. La prima telefonata dopo l’arresto la fece al leader del movimento ultranazionalista, Niklaos Michaloliákos.
Chi era Pavlos Fyssas?
Pavlos Fyssas era un militante antifascista di Antarsya, organizzatore di tanti concerti e manifestazioni politiche. Per 5 anni aveva lavorato come suo padre e suo nonno, nei cantieri navali di Perama, la grande area portuale e industriale di Atene.
Pavlos Fyssas però era soprattutto un musicista: un rapper noto col nome d’arte di Killah P, che sta per “Kill the past”, uccidi il passato. Le sue canzoni parlano di intolleranza e di forze oscurantiste ma non viene mai citata direttamente Alba Dorata. Parlano dei pericoli del fascismo ma anche di ragazze, di lavoro, di crisi, di amicizie, come “Sei qui” che Pavlos scrisse nel 2005 in memoria di un suo caro amico morto in un incidente stradale. Dopo il suo omicidio il brano è diventata un inno dedicato al suo autore.
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