Diario del terrore. Offensiva Isis a Baghdad: 5 attacchi, 17 morti

 

31 ottobre – Oltre 15.000 combattenti sciiti che rispondono a Teheran avanzano inarrestabili verso Mosul sul fronte occidentale, strappando villaggio dopo villaggio all’Isis. Ma Abu Bakr al Baghdadi fa esplodere subito la sua rabbia che si trasforma in vendetta con cinque tra autobomba e kamikaze che oggi hanno fatto strage nei quartieri sciiti di Baghdad. Almeno 17 i morti e decine di feriti. Un sesto attacco è stato neutralizzato per miracolo: “Abbiamo individuato il kamikaze, era nei pressi dell’al-Beiruti Café, nel centro di Baghdad. Si è fatto esplodere dopo l’assedio delle nostre forze di sicurezza. Tra i civili ci sono dei feriti ma non gravi”, ha annunciato in serata il Colonnello Saad Moen, portavoce del Comando operazioni della capitale irachena. Il bilancio più sanguinoso dei vari attacchi è quello dell’autobomba piazzata nei pressi di un mercato, oltretutto vicino a una scuola, nel sobborgo di Hurriyah. Almeno 10 i morti. Gli altri attacchi hanno preso di mira ancora mercati e luoghi affollati. Oltre al Beiruti Cafè, dove sarebbe stato un massacro se il kamikaze non fosse stato intercettato dall’antiterrorismo iracheno.

KENYA, ASSALTO AL RESORT DA AL SHABAAB: 12 MORTI
25 OTTOBRE – Almeno dodici persone sono state uccise questa mattina in un hotel nel nord-est del Kenya attaccato da un gruppo di miliziani islamisti somali di al-Shabaab. Secondo il quotidiano locale Daily Nation, gli assalitori sono riusciti ad entrare con degli esplosivi nella Bisharo Guest House della città di Mandera, al confine con la Somalia, e poi hanno ucciso gli ospiti nelle loro stanze. “Non sappiamo quante persone siano ancora intrappolate all’interno, ma stiamo lavorando per raggiungerle”, ha detto un funzionario della polizia sotto anonimato citato da The Standard. Esperti artificieri sono sul posto per mettere in sicurezza la zona dalle possibili trappole esplosive piazzate dai terroristi. Al-Shabaab ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, dichiarando che durante l’assalto sono state uccise almeno 20 persone. Gli estremisti, che stanno cercando di creare uno stato islamico nel Corno d’Africa e sono legati alla rete terroristica internazionale di al-Qaeda, attaccano regolarmente le strutture governative e gli alberghi situati nel nordest del Kanya, lungo il confine con la Somalia.


RAPPRESAGLIA ISIS IN AFGHANISTAN. UCCISI 36 CIVILI

25 OTTOBRE- Militanti dell’Isis nella provincia orientale afghana di Ghor hanno sequestrato e ucciso martedì sera almeno 36 i civili: lo riferisce oggi Tolo Tv. Citando responsabili locali l’emittente precisa che uomini armati con le insegne del movimento fondato dal ‘Califfo’ Abu Bakr al-Baghdadi hanno sferrato un attacco nell’area di Feroz Khan del capoluogo provinciale, Chaghcharan. Il governatore, Mohammad Nasir Khaze, ha dichiarato al riguardo che le forze di sicurezza e la popolazione ha risposto all’attacco e negli scontri è stato ucciso il comandante dell’Isis Mullah Farooq ed il figlio di un altro comandante”. A seguito di questo, ha concluso, “i militanti hanno sequestrato 36 civili, per lo più contadini, e li hanno uccisi per vendicarsi”.

Blitz antiterrorismo in Germania: ricercati 15 ceceni
25 OTTOBRE – Maxi operazione anti terrorismo in cinque regioni tedesche: su iniziativa della polizia della Turingia sono stati perquisiti tredici appartamenti ad Amburgo, in Nordreno-Westfalia, Sassonia, Baviera e in Turingia. L’intervento delle forze speciali è scaturito da un’indagine avviata nel 2015 su un ventottenne ceceno sospettato di preparare un attentato di matrice islamica e di volersi unire alla guerra santa del califfato, in Siria.
Secondo alcuni media, ci sarebbero stati due arresti a Monaco ma la procura della Turingia, per ora, smentisce. L’antiterrorismo starebbe cercando altri dieci uomini e tre donne, tutti ceceni con passaporto russo. E tutti, secondo fonti ufficiali della polizia, richiedenti asilo. Due lavoravano persino come impiegati per la sicurezza in un campo profughi, ha ammesso un portavoce del ministero dell’Interno bavarese.
STRAGE ALLA SCUOLA DI POLIZIA IN PAKISTAN: PIU’ DI 60 MORTI
ISLAMABAD, 24 OTT – E’ di più di 60 morti e almeno 120 feriti il nuovo bilancio dell’attacco portato da un commando di tre kamikaze contro un’accademia di polizia di Quetta, capoluogo della provincia pachistana sudoccidentale del Baluchistan. Lo riferisce DawnNews Tv.     I militanti hanno fatto irruzione nel compound della polizia in piena notte, quando circa 700 cadetti, agenti ed ufficiali stavano dormendo. La maggior parte delle vittime sono state causate dall’attivazione dei giubbetti esplosivi di due degli attaccanti, mentre il terzo è stato ucciso dalle forze di sicurezza. L’attacco è avvenuto dopo le 23 locali e lo scontro a fuoco con i militanti armati di kalashnikov è durato varie ore. Secondo il generale Sher Afghan dei Corpi di frontiera (Fc) gli attaccanti erano collegati telefonicamente con l’Afghanistan e apparterrebbero al movimento sunnita Lashkar-e-Jhangvi Al Almi.
CITTADINO DEL REICH SPARA SUI POLIZIOTTI: UN MORTO, TRE FERITI
BERLINO, 19 OTT – Un poliziotto è stato ucciso e tre sono rimasti feriti questa mattina a Georgensgmuend, piccolo centro di 7.000 abitanti in Baviera, dopo una sparatoria in seguito alla perquisizione dell’appartamento di un 49enne. Lo riportano diversi media, fra cui la Bild online. L’uomo è un appartenente al movimento nazionalista di estrema destra ‘Reichsbuerger’, i ‘Cittadini del Reich’ la corrente di pensiero che ritiene ancora in vigore l’Impero tedesco con i confini del 1937. Gli agenti erano intervenuti per requisire le armi detenute legalmente dal 49enne, in esecuzione di una dichiarazione di inaffidabilità. Appena i poliziotti sono arrivati, l’uomo ha aperto il fuoco, ferendone quattro. Alcuni versano in gravi condizioni. Il 49enne è stato poi arrestato dopo una sparatoria nella quale è rimasto leggermente ferito. Sul posto sono intervenute anche le unità speciali della polizia bavarese, ha aggiunto la Bild online. Già alla fine di agosto un “Reichsbürger” aveva aperto il fuoco contro due poliziotti durante uno sgombero in una cittadina della Sassonia-Anhalt.
 Sudan: decine di ribelli uccisi nel sud
Guerra civile senza tregua nel Sud Sudan, il Paese “più giovane” al mondo, nato nel 2011 con un referendum che ne ha sancito la separazione dal Sudan. Le autorità militari sudsudanesi hanno oggi affermato che 56 ribelli sono stati uccisi negli ultimi due giorni in scontri tra governativi e forze d’opposizione vicino a Malakal, località nel nordest. Lo riferiscono media locali aggiungendo che l’esercito avrebbe subito perdite “minori”.  Secondo un portavoce militare “molti combattenti ribelli uccisi sono ragazzi tra i 13 e i 18 anni”. Le autorità sudsudanesi accusano l’ex leader ribelle Riek Machar, che per un breve periodo di cessate-il-fuoco è stato anche vice del presidente Salva Kiir, di aver dato l’ordine di attaccare una postazione militare. Dall’inizio della guerra civile tra Kiir e Machar il Sud Sudan sta scivolando verso la catastrofe umanitaria. Secondo varie organizzazioni internazionali, da 4 a 5 milioni di persone rischiano di morire di fame e malattie per mancanza di cibo.
BOMBA UCCIDE IL CAPO DELLE MILIZIE FILORUSSE DEL DONBASS
17 ottobre Ucciso “Motorola”, soprannome di Arsenji Pavlov, comandante del battaglioneSparta, divenuto leggenda nel Donbass. Ne dà notizia il governo della DPR (l’autoproclamata Repubblica del Donbass), precisando che un ordigno comandato a distanza posizionato nell’ascensore di casa da sabotatori delle Forze Armate di Kiev, lo avrebbe colto di sorpresa. Famoso per la battaglia dell’aeroporto di Donetsk e per la disfatta ucraina di Illovaisk, era ritenuto insieme al comandante Givi, una delle figure più carismatiche del separatismo filorusso dell’Ucraina sudorientale. Proprio a Illovaisk si era distinto per il comportamento sul campo dove i separatisti accerchiarono le forze lealiste facendo prigioniero il più grande numero di soldati di Kiev dall’inizio delle ostilità. “Non c’è niente di più grande che dare la vita per gli amici” aveva sostenuto in un’intervista del 2015. Mentre il governo di Kiev parla di “eliminazione di un terrorista” tutto il Donbass filorusso si prepara a rendergli gli onori. FONTE: Difesa online

MONTENEGRO, BLITZ CONTRO IL TERRORISMO SERBO. 15 ARRESTI
16 ottobre – Massiccio blitz antiterrorismo e anticrimine delle forze di sicurezza del Montenegro la notte scorsa, sullo sfondo delle difficili elezioni politiche di oggi. Polizia e agenti speciali agli ordini del governo della capitale Podgorica hanno arrestato tra quindici e venti persone in tutto il paese. Secondo i comunicati ufficiali riferiti dalle agenzie di stampa, sarebbero tutti membri di un’organizzazione criminale di ultrà serbi – cioè nostalgici di Milosevic, russofili, in contatto col crimine organizzato che Belgrado combatte con l’aiuto italiano. Si tratterebbe dunque di estremisti ostili sia all’indipendenza del Montenegro sia al premier europeista serbo Aleksandar Vucic. Il gruppo, dicono sempre le fonti ufficiali montenegrine, aveva approntato un piano per condurre attacchi terroristici e provocare scontri armati in tutto il paese, magari proprio oggi nel giorno delle elezioni. Alla guida del commando eversivo, informa l’emittente locale PinkM, sarebbe Bratislav Bata Dikic, nemico dichiarato dell’indipendenza montenegrina e dell’attuale leadership riformista di Belgrado.

CURDO BRACCATO SI FA ESPLODERE E UCCIDE TRE POLIZIOTTI TURCHI
16 ottobre – Un kamikaze si è fatto saltare in aria, uccidendo tre agenti, nel corso di un blitz della polizia turca contro la loro cellula dormiente nella città di Gaziantep, vicino alla frontiera con la Siria. L’uomo, braccato, ha azionato l’esplosivo quando ha capito che sarebbe stato catturato durante l’operazione delle forze di sicurezza turche nella città sudorientale. Lo ha segnalato l’agenzia di stampa Anadolu. Secondo altre fonti, gli attentatori sarebbero stati due. Gli organi di informazione turchi hanno parlato di almeno otto feriti, quattro dei quali siriani. A quanto pare, l’operazione è partita dopo una soffiata che segnalava la presenza di un gruppo di militanti nascosti in una casa nel quartiere di Sahinbey.
Nell’ultimo anno la Turchia è stata scossa da un serie di attentati, messi in atto dall’Isis o da militanti curdi legati al Partito dei lavoratori PKK. Ad agosto 54 persone sono state uccise quando un attentatore suicida si è fatto esplodere durante una festa di nozze all’aperto a Gaziantep.

 Polemiche sul suicidio del terrorista siriano in Germania
13 ottobre – Jaber Albakr, il sospetto terrorista siriano arrestato lunedì scorso in Germania, è stato trovato morto impiccato nella sua cella nel carcere di Lipsia. L’informazione della morte di Albakr è stata confermata dal ministero della Giustizia tedesco e riportata anche dal sito del settimanale Der Spiegel, precisando che il siriano era entrato in sciopero della fame. Il giovane si sarebbe ucciso “strangolandosi con la sua t-shirt”, come riferisce la Tv pubblica regionale Mdr citando “testimoni oculari”. Era considerato “ad acuto rischio di suicidio” ma, come spiega la Bild senza però citare fonti, “non era sotto continua sorveglianza” da parte dei funzionari del carcere di Lipsia, ma “veniva controllato a intervalli di meno di un’ora”. In diverse interviste l’avvocato d’ufficio di Albakr, Alexander Huebner, aveva detto che, ancora nella mattinata di ieri, mercoledì, il vicedirettore del carcere gli aveva assicurato per telefono che il giovane, tenuto in isolamento, era “costantemente osservato”. Negli interrogatori Jaber Albakr aveva accusato di “connivenza” alcuni siriani che lo avevano immobilizzato e consegnato alla polizia, scrive la Dpa citando proprie fonti. L’agenzia aggiunge che “resta per il momento non chiaro in che misura tali affermazioni siano state valutate come attendibili” oppure scartate come un tentativo di “autodifesa”. La Procura federale non le ha volute confermare, né è nota la posizione degli altri, ossia se siano solo testimoni o sospettati. Il ministro dell’Interno tedesco De Maizière intanto ha chiesto “un rapido e completo chiarimento da parte delle autorità della Sassonia” e si dice certo “che sarà fatto con grande serietà”. La vicenda “rende più difficili le indagini sui mandanti e complici”, ha aggiunto. Il ministro ha poi evitato “speculazioni” su responsabilità e fallimento delle autorità di sicurezza sassoni. “Si è speculato per tutta la notte – ha detto de Maizière – credo che la procura generale debba indagare, lasciando da parte speculazioni e senza inseguire singole notizie che escono ogni mezz’ora”
Autobomba di Boko Haram: 8 morti in Nigeria
11 ottobre – Si temono molte vittime per l’autobomba esplosa questa mattina alle porte di Maiduguri nel nord-est della Nigeria. Contrastanti le notizie dai numerosi organi di stampa locale. Il sito The Cable parla di almeno 8 morti e 15 feriti, mentre Vanguard riferisce di 5 morti. La deflagrazione sarebbe stata innescata da un ordigno piazzato in un’auto, ma non è chiaro se l’ordigno sia stato azionato a distanza. Nessuno ha rivendicato l’attentato. Nell’area sono attivi i fondamentalisti islamici Boko Haram.
Autobomba alla moschea sciita di Kabul: 14 morti
11 ottobre  KABUL – Sono 14 le vittime e più di trenta le persone ferite durante un attacco alla moschea sciita di Kahte Sakhi, a Kabul, in Afghanistan. Il numero dei morti è stato confermato ai media da Siddiq Siddiqi, portavoce del ministero dell’Interno afgano. Secondo quanto riferito dallo stesso Siddiqi, sarebbe stato un solo uomo armato ad attaccare il santuario, poi ucciso dalla polizia. L’assalitore avrebbe lanciato alcune granate prima di iniziare a sparare sulla folla. I fedeli erano radunati per celebrare la festività dell’Ashura, che commemora il martirio dell’imam Hussein, nipote del profeta Maometto, assassinato nel 680. L’episodio segna la nascita della tradizione sciita. Il lutto per questo evento prevede un digiuno di 40 giorni da parte dei fedeli, veglie a lume di candela e flagellazioni pubbliche in piazza. Nei giorni scorsi le autorità locali avevano avvisato che il rischio di attentati era alto e avevano invitato gli sciiti a non allontanarsi dalle abitazioni e ad evitare di radunarsi in massa. In Afghanistan i musulmani sciiti costituiscono il 15 per cento della popolazione e la maggior parte di loro sono di etnia hazara.
Attacco curdo nel SudEst della Turchia: 17 morti, 8 civili
9 ottobre – È di 9 soldati e 8 civili uccisi il bilancio dell’attacco del Pkk contro una base militare nel sudest della Turchia. Lo riferisce l’agenzia di stampa Anadolu che parla anche di 27 feriti mentre Ankara ha lanciato una vasta operazione militare in risposta all’attacco. L’attentato con autobomba è avvenuto davanti a un checkpoint della gendarmeria a Semdinli, nella provincia orientale di Hakkari. L’esplosione è stata talmente potente da creare un cratere di 15 metri. Le autorità hanno imposto ai media un blackout sull’attacco per motivi di sicurezza

ATTACCO PALESTINESE A GERUSALEMME: MORTI DUE CIVILI E L’AGGRESSORE
9 OTTOBRE – Due morti e sei feriti. Un attentato armato è avvenuto a Gerusalemme, lungo il percorso della ferrovia leggera. Lo riferisce la polizia israeliana. La radio militare aggiunge che l’assalitore, un palestinese, è stato ‘neutralizzato’ e ucciso. In un primo momento, tra le persone rimaste ferite, erano subito parse particolarmente gravi le condizioni di una donna di 60 anni e di un agente di polizia di 30, ricoverati d’urgenza in ospedale. Poi la loro situazione è ulteriormente peggiorata ed entrambi sono morti. L’attacco è avvenuto nei pressi del Comando centrale della polizia israeliana nella ‘Ammunition Hill’,. L’assalitore è scappato ma è stato raggiunto e colpito a morte dalle forze di sicurezza nel vicino rione palestinese di Sheikh Jarrah. L’assalitore, secondo la polizia, si è spostato in auto e ha aperto il fuoco in rapida successione in tre punti diversi: prima alla fermata della ferrovia leggera; poi contro una automobilista sorpresa in un incrocio stradale ed infine contro agenti della polizia israeliana nel conflitto a fuoco finale. Secondo i media, due donne e un agente israeliano sono in gravi condizioni mentre altri israeliani sono rimasti feriti in maniera superficiale

CACCIA ALL’UOMO IN GERMANIA CONTRO UN TERRORISTA SIRIANO –
8 OTTOBRE La polizia tedesca ricerca un siriano sfuggito a un blitz a Chemnitz, in Sassonia. Ha 22 anni, Jaber Albakr. secondo “fonti di sicurezza”, ha un “nesso con l’Isis”. E’ “sospettato di aver pianificato un attentato dinamitardo contro un aeroporto tedesco” e su lui pende un mandato di cattura internazionale. Nell’appartamento del siriano in fuga a Chemnitz è stato rinvenuto un tale quantitativo di esplosivo da rendere “necessarie ulteriori misure di evacuazione”. Nella zona di Chemnitz ci sono stati tre fermi: due nella zona della stazione centrale e uno in quella del centro città, ha detto un portavoce della Polizia in un video postato su Facebook. “Sono ‘persone in contatto’ o almeno conoscenti del sospetto principale che abbiamo potuto identificare nel corso delle indagini”, ha aggiunto senza poter precisare meglio i rapporti con Jaber Albakr, il giovane ricercato, o altre informazioni sul loro conto. Un quartiere della città tedesca era stato posto in ‘lockdown’ per una ‘grave minaccia’ e i poliziotti avevano fatto evacuare una strada di Chemnitz, nel Land della Sassonia, come precauzione.Successivamente un edificio nel complesso Fritz-Heckert è stato evacuato e un appartamento assaltato dalle forze di intervento ma, come ha reso noto la stessa polizia, “non è stato possibile reperire un’importante persona”, lasciando intendere che a Chemnitz si cercasse un sospetto terrorista sottrattosi alla cattura. “Un’esplosione che è stato possibile udire” è stata prodotta “da una misura di intervento della polizia”. L’allarme era scattato dopo che la polizia aveva ricevuto segnalazioni su una “situazione di rischio” nella cittadina. Immagini trasmesse dalle tv locali, e dalle foto su Twitter, mostrano le forze speciali pesantemente armate mentre circondano un’abitazione a Chemnitz. Le stesse forze dell’ordine hanno avvertito alcuni residenti della zona di evacuare e ad altri di rimanere in casa.

TURCHIA, KAMIKAZE SI FANNO SALTARE IN ARIA ALL’ARRESTO
7 OTTOBRE – Due attentatori suicidi si sono fatti esplodere durante un’operazione antiterrorismo ad Ankara. Lo riferiscono media locali. Secondo il Daily Sabah, i terroristi stavano pianificando un attacco con autobomba quando sono stati circondati dalla polizia. I due si sono rifiutati di arrendersi e di deporre le armi e si sono fatti esplodere nel distretto di Haymana, nella capitale turca.

KENYA, JIHADISTI SOMALI UCCIDONO SEI CRISTIANI
6 OTTOBRE – I miliziani islamici al Shabaab hanno rivendicato l’uccisione di sei cristiani nell’attacco a Mandera, cittadina kenyana al confine con la Somalia, con l’obiettivo di scacciarli dalla regione. L’agguato era mirato proprio contro i cristiani, ha riferito una radio vicina al gruppo integralista islamico. E un portavoce degli Shabaab ha confermato alla Bbc che l’obiettivo è scacciare i non musulmani da quell’area

RAZZO DA GAZA. IMMEDIATI BOMBARDAMENTI AEREI ISRAELIANI
6 ottobre – Attacchi aerei in rapida successione sono stati condotti nel pomeriggio a Gaza dall’aviazione israeliana in seguito al lancio di un razzo palestinese da Gaza contro la cittadina israeliana di Sderot. Lo ha riferito la radio militare secondo cui finora si sono avuti “circa una ventina” di attacchi. “Condanniamo l’escalation israeliana contro la Striscia di Gaza e avvertiamo che non potremo restare passivi se essa proseguirà”, afferma un comunicato pubblicato da Hamas a Gaza. Anche la Jihad islamica ha condannato gli attacchi e ha avvertito che, se necessario, lancerà operazioni di ritorsione. Fonti locali precisano che gli attacchi israeliani sembrano concentrarsi nella zona di Sajaya (presso Gaza City) e nell’altura di Jabal al-Rayes da dove si domina parte della Striscia. Finora non si ha notizia di vittime

STRAGE ISIS TRA RIBELLI FILOTURCHI: 20 MORTI, 20 FERITI
6 ottobre -L’Isis fa strage di ribelli e civili in un campo profughi. Un kamikaze con cintura esplosiva ha colpito un gruppo di combattenti filo-turchi del Free syrian army al momento del cambio della guardia ad Atmeh, vicino alla frontiera con la Turchia. Il bilancio parla di almeno 20 morti e 20 feriti, ma ci sarebbero anche civili che si trovano in un vicino campo profughi. L’attacco è avvenuto nella provincia di Idlib, una delle roccaforti della ribellione in Siria. L’attacco non è stato ancora rivendicato. L’agenzia dell’Isis Aamaq lo ha riportato un attacco «con autobomba», senza assumerne la paternità. L’Isis non rivendica quasi mai gli attacchi contro la Turchia o alleati, ma le modalità portano agli islamisti dello Stato islamico, che sono in guerra anche con i ribelli filo-turchi nel Nord della Siria, appoggiati direttamente dalle truppe di Ankara. La battaglia si sta concentrando però più a Est, attorno al villaggio di Dabiq e alla città di Al-Bab, ultima roccaforte dell’Isis nella provincia di Aleppo.

Kamikaze contro autobus a Kabul: 4 feriti
KABUL, 5 ottobre – Una forte esplosione à avvenuta oggi a Kabul, mentre a Bruxelles è in corso una Conferenza internazionale dei paesi donatori per l’Afghanistan. Il portavoce del ministero dell’Interno Siddiq Siddiqi ha detto che un kamikaze si è fatto esplodere oggi sulla Darulaman Road di Kabul contro un minibus che riportava a casa personale del ministero delle Miniere afghano, causando il ferimento di quattro persone. Tolo Tv da parte sua ha riferito che secondo testimoni oculari numerose persone sono state portate in ospedale, mentre la zona dell’attentato è stata isolata.

Bruxelles: accoltellati due poliziotti. E’ terrorismo
BRUXELLES, 5 ottobre – E’ stato un attentato terroristico l’aggressione di un uomo armato di coltello a due poliziotti a Bruxelles. Lo conferma la procura federale. L’accoltellatore dei due poliziotti si chiama Hicham D., e’ belga ed ha 43 anni. Si legge in una nota della procura federale. Secondo quanto scrivono gli on-line belgi l’aggressore, durante la sua azione, non ha espresso alcuna rivendicazione, ne’ lo ha fatto al momento dell’arresto. Sui media ci si interroga sulla velocita’ con cui la procura di Bruxelles ha subito trasmesso il dossier alla procura federale, l’unica autorizzata ad occuparsi di terrorismo. Tra le domande, se Hicham fosse gia’ sotto osservazione.

IRIS RIVENDICA STRAGE ALLE NOZZE CURDE: 31 MORTI
3 OTTOBRE – L’Isis ha rivendicato un attentato suicida avvenuto ieri sera in una festa di matrimonio a Hassaka, nel nord-est della Siria, sotto il controllo in parte delle milizie curde e in parte delle forze governative. Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), il bilancio è salito ad almeno 31 morti, tra i quali 5 bambini, e 80 feriti.

INDIA, UCCISO CRISTIANO IMPEGNATO IN POLITICA
NEW DELHI – 2 ottobre – Un cristiano pentecostale, impegnato in politica, è stato assassinato nei pressi di una chiesa a sud di Chennai, in Tamil Nadu (India meridionale). Come appreso da Fides, l’uomo si chiamava Dhanasekharan, aveva 34 anni e frequentava la chiesa pentecostale di Devasabha. La mattina del 2 ottobre si trovava in una sala di preghiera quando ha ricevuto una chiamata per partecipare alla preghiera in una chiesa di un’atra localita’. Uscito, è stato brutalmente aggredito da un gruppo di uomini armati di falci e armi da taglio. Secondo alcuni testimoni oculari, l’uomo ha cercato di fuggire, ma è stato inseguito e colpito a morte. Dhanasekharan era anche membro del Consiglio di un piccolo municipio locale, composto da sei villaggi, in qualità di appartenente al partito “Dravida Munnetra Kazhagam” (DMK). Dopo l’omicidio i membri del partito si sono radunati chiedendo giustizia. Secondo gli inquirenti , dietro l’assassinio ci sono motivi di rivalità politica.

GERUSALEMME: 6 ARRESTI PER UNA CELLULA ISIS IN COSTRUZIONE
2 OTTOBRE – Sei arabi di Gerusalemme sono stati accusati di lavorare alla creazione di una cellula terroristica dell’Isis sul territorio israeliano. Gli indagati, residenti dei quartieri Shuafat e Anata, sono stati incriminati da un tribunale di Gerusalemme per reati contro la sicurezza nazionale. Secondo l’accusa, a partire dal 2015 fino ad agosto 2016, i sospetti hanno svolte molte attività per la creazione della cellula, tra le quali anche sessioni di studio organizzate per diffondere l’ideologia radicale del gruppo terroristico. Le indagini hanno anche rivelato che alcuni dei sei incriminati ha tentato di recarsi in Siria per unirsi lotta dell’organizzazione jihadista contro il regime di Assad. I sospetti, a quanto riferiscono i media israeliani, pianificavano anche attacchi terroristici contro gli ebrei a Gerusalemme e Tel Aviv.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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