Il Ris inguaia Mancini: niente tracce del nigeriano sul paletto

mancini all'arrestoNon ci sarebbe il Dna di Emmanuel Chidi Nnamdi sul paletto che il migrante nigeriano ucciso a Fermo il 5 luglio scorso avrebbe usato per colpire Amedeo Mancini, l’ultrà della Fermana che poi lo uccise con un pugno al volto. E’ quanto scrive il Corriere.it. Le tracce di Mancini, invece, sarebbero molto evidenti sul segnale stradale. Questo l’esito di una perizia eseguita dai carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche di Roma, trasmessa alla Procura di Fermo. La perizia smentirebbe le dichiarazioni dei testimoni oculari, secondo i quali sarebbe stato Emmanuel a brandire il paletto e a colpire Mancini dopo che l’uomo aveva offeso la compagna Chinyere chiamandola ”africans scimmia”. Una colluttazione culminata poi nel pugno mortale che l’ultrà sferrò a Emmanuel.

La ricostruzione del Ris segnerebbe un punto a favore dei legali di Chinyere. Non me l’aspettavo», ammette l’avvocato Francesco de Minicis, che insieme al collega Savino Piattoni difende il fermano, da due settimane agli arresti domiciliari, «e attendo di leggere le carte, ma occorre subito precisare che sul paletto non sono assenti solo le tracce del nigeriano, ma anche quelle del vigile urbano che l’ha impugnato nel punto in cui l’aveva preso Emmanuel e a un certo punto l’ha spostato da un’altra parte. Inoltre, il segnale stradale è stato posto sotto sequestro alle 19, ovvero tre ore e mezzo dopo i fatti, e in quel lasso di tempo possono averlo toccato tante persone, dunque va considerato questo oltre alla circostanza che alcune tracce del Dna potrebbero non essersi impresse». Ma per il legale ci sono altre cose che non tornano. «Come si spiegano le lesioni oggettive riscontrate sul corpo di Mancini? È davvero difficile pensare che uno possa prendere un paletto e farsi male da solo. La teoria del complotto, che qualcuno avanza, non regge. Non ci sarebbe stato il tempo materiale per ideare una ricostruzione diversa a favore di Mancini. I testimoni sono stati infatti ascoltati subito dopo i fatti».

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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