1 gennaio 1959: la rivoluzione cubana conquista l’Avana

La festa di Capodanno 1959 nel palazzo presidenziale di Batista all’Avana che festeggia la vittoria della rivoluzione cubana è uno dei momenti culminanti del Padrino II, quando Michael Corleone rivela al fratello Fredo di aver scoperto il suo tradimento: Segue l’assalto all’ambasciata americana della folla
degli amici del dittatore spaventati dalla vittoria dei “barbudos” che hanno appena conquistato la capitale cubana e concluso così la guerra civile.
Che Guevara e Fidel Castro, gli eroi della rivoluzione cubana1961
Foto: Alberto Korda, Museo Che Guevara, Havana

La rivoluzione degli ultimi

di Ilaria Romeo

Il 10 marzo del 1952, con l’appoggio delle lobby dello zucchero e con il beneplacito di Washington, il sergente Fulgencio Batista instaura la dittatura nell’isola di Cuba con un colpo di Stato. 

L’assalto al Moncada

Il 26 luglio dell’anno successivo, uno studente universitario – Fidel Castro – guiderà in opposizione al regime, insieme al fratello Raul e alla testa di un centinaio di studenti, l’assalto alla caserma Moncada, avvenimento convenzionalmente indicato come inizio dei fatti svoltisi nello Stato durante gli anni Cinquanta. L’attacco fallisce ed i suoi esecutori vengono torturati, imprigionati, uccisi.

Dirà il 16 ottobre nella sua lunga auto arringa al processo il giovane Fidel: “Condannatemi, non importa, la Storia mi assolverà”.

L’arringa difensiva

Signori Giudici,

mai un avvocato ha dovuto esercitare il suo ufficio in tal difficili condizioni; mai contro un accusato sono state commesse un tal cumulo di irregolarità schiaccianti. L’uno e l’altro sono in questo caso la stessa persona. Come avvocato, non ho potuto vedere il verbale ne lo vedrò e, come accusato, da settantasei giorni sono chiuso in una cella solitaria, totalmente e assolutamente isolato, oltre tutte le prescrizioni umane e legali.

Chi sta parlando aborrisce con tutta la sua anima la vanità puerile e non sono parte del suo animo ne del suo temperamento qualsiasi posa da tribuno ne sensazionalismi di nessun tipo. Se ho dovuto assumere la mia propria difesa davanti a questo tribunale è per due motivi. Il primo perchè praticamente mi si privò di essa completamente; il secondo perchè solo chi era stato ferito tanto profondamente e aveva visto tanto indifesa la patria e avvilita la giustizia, può parlare in una occasione come questa con parole che siano sangue del cuore e organi vitali della verità. […] LEGGI TUTTO

Condannato a 15 anni da scontare nella prigione sita sull’Isola dei Pini e rilasciato nel maggio 1955 grazie a un’amnistia generale, Castro andrà in esilio in Messico e negli Stati Uniti.

Il movimento 26 luglio

Città del Messico Fidel, tramite un gruppo di esuli compatrioti, conosce un giovane medico argentino, Ernesto Guevara de la Serna, idealista rivoluzionario che si appassionerà moltissimo alla vicenda cubana tanto da aderire al Movimento 26 luglio. “Lo conobbi –  scriverà il Che – in una di quelle fredde notti messicane e ricordo che la nostra prima discussione riguardò problemi di politica internazionale. Dopo poche ore di quella stessa notte, verso il mattino, ero già diventato uno dei membri della futura spedizione”.

Il Movimento 26 Luglio – affermava Fidel il 19 marzo 1956 – è l’organizzazione rivoluzionaria di tutti gli uomini umili e che agisce in favore degli umili. Se una speranza di riscatto esiste per la classe operaia cubana, cui nulla possono offrire le varie camarille politiche, essa è rappresentata da questo movimento, che è anche una speranza di terra per i contadini che vivono come paria in quella patria che i loro avi hanno liberato, una speranza di ritorno per quegli emigrati che hanno dovuto abbandonare una terra che era la loro, ma che non offriva né lavoro né vita, una speranza di pane per gli affamati e di giustizia per gli oppressi (…) Il Movimento 26 Luglio lancia un invito caloroso a serrare le fila e è pronto a accogliere tutti i sinceri rivoluzionari di Cuba, senza riserva alcuna, da qualunque partito provengano, quali che possano essere state le divergenze passate. Il Movimento 26 Luglio rappresenta l’avvenire migliore e più giusto per la patria e quest’impegno d’onore, solennemente preso di fronte al popolo, sarà mantenuto”.

Capodanno 1959

Nella notte di Capodanno del 1959 i rivoluzionari liberano L’Avana costringendo alla fuga Batista e i suoi seguaci. Un mese dopo Fidel Castro viene nominato primo ministro.  LEGGI TUTTO

Per approfondire

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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