Roberto Giansanti, primo rapito della banda della Magliana

Sono Roberto Giansanti e fui sequestrato nel 1977 dalla Banda della Magliana. Riconobbi e feci arrestare Giuseppucci ma già dopo alcunì mesi girava libero per Santa Maria in Trastevere.
Ritengo che due persone molto importanti siano stati TRALASCIATI.
Il “Principe” Luciano Mancini e suo cognato il Voto [Amleto Fabiani, ndb: la sua storia la racconta Spazio70].
Sequestri Rosario Nicolò, Roberto Giansanti e Duca Grazioli stesse persone e stessa macchina da scrivere giocattolo marca Lilliput. Molti di loro presero parte al tentato sequestro del costruttore e venditore di stoviglie sotto Frascati.
Tecnica: un gruppo sequestrava, un altro li teneva e un terzo teneva i contatti con la famiglia.
Tutti individuati ma tralasciati.

roberto giansanti

Il post su Giovanni Piconi ha sollecitato i ricordi e il commento di Roberto Giansanti, perito orefice del Tribunale di Roma, che rivendica il diritto di “primogenitura”: fu infatti rapito nella primavera del 1977 e tenuto in ostaggio per oltre due mesi. Un testo da social, informale e non strutturato, ma l’importanza della testimonianza prevale sulla messa in forma. Perché mette in discussione la narrazione strutturata sulla nascita della banda, fissata al periodo che va dal sequestro Grazioli all’omicidio Nicolini

Qualche anno fa il sequestrato ha pubblicato un memoir sul sequestro in cui disegna precisi ritratti dei rapitori. Il Moro è Franco Giuseppucci, il corto è Giorgio Paradisi. Giansanti, rapito al posto del figlioletto, lancia anche accuse esplicite contro Danilo Sbarra, uno degli imprenditori considerati contigui alla banda. I rapitori chiesero infatti oltre ai soldi un gioiello rarissimo e prezioso, un rubino, che la madre usava solo quando era in vacanza alle terme, ospite appunto dell’albergo di Sbarra … Ma ci sono anche napoletani e un siciliano, nella banda del sequestro, e quindi in tutta evidenza siamo ancora in una fase molto fluida. E comunque le sue accuse non hanno avuto esito giudiziario.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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