Milano, 25 marzo 1976: squadre e ronde operaie scatenate nello sciopero generale

Il 25 marzo 1976 esce il terzo numero di “Senza tregua” composto da un solo articolo scritto in forma di documento. In esso sono riassunte la linea politica e le proposte pratiche sui vari terreni di lotta e i organizzazione dei Comitati comunisti per il potere operaio.
(…) L’affermazione che lo scontro fosse sul terreno del potere non si basava sulla convinzione ottimistica che quella fosse una prospettiva presente nella coscienza della maggioranza operaia ma che, intanto, i comportamenti dei settori più avanzati della classe operaia vi alludessero (…)

Le Ronde contro i crumiri

Il numero 3 di Senza Tregua era stato pensato per essere diffuso nel corso delle manifestazioni previste proprio per il 25 marzo contro il “decretone antioperaio”. A Milano erano previsti otto punti di concentramento da cui i cortei sarebbero partiti in direzione di piazza Duomo. Qui era previsto il comizio di Giorgio Benvenuto, segretario della Uil.
Già da primo mattino in tutta la cintura milanese le Ronde operaie avevano provveduto a setacciare le piccole e medie fabbriche in funzione anticrumiri.

L’assalto all’esattoria e alla Confapi

A metà mattina una Squadra, per impedire che qualcuno allarmasse la polizia, occupa il bar prospiciente all’ingresso dell’Esattoria civica di piazza Vetra. Altre due Squadre irrompono nei locali, immobilizzano i guardiani e si dirigono nel salone dove vengono pagate le cartelle esattoriali. Qui lanciano quattro bottiglie molotov.
Più o meno contemporaneamente avvengono irruzioni nell’ufficio vendite della Dalmine al sesto piano di via Larga 23 dove vengono sgombrati 15 impiegati crumiri. Stesso copione negli uffici della Ras di corso Italia e nella sede delle Assicurazioni Milano.

Poco prima di mezzogiorno due Squadre armate irrompono nella sede dell’Associazione piccole industrie (Confapi), in via Mozart. L’attacco interrompe una riunione, si rovesciano scrivanie e suppellettili, un colpo di pistola frantuma le vetrate, esplode una molotov. Le fiamme distruggono gli uffici.

Il volantino di rivendicazione

Nel pomeriggio il volantino di rivendicazione.
I covi di sfruttamento e provocazione antioperaia si chiudono con il fuoco. Oggi Squadre proletarie di combattimento hanno occupato e distrutto l’ufficio tasse, centro riconosciuto dai proletari di rapina sui loro redditi. La mobilitazione di oggi, nel corso della quale è stata anche messa a fuoco la Confapi, testimonia il grado di maturità delle avanguardie operaie e proletarie (…)
Costruire Squadre operaie e proletarie di combattimento
Contro i padroni e il loro Stato tutto il potere all’operaio armato

Fonte: Enrico Galmozzi, Figli dell’officina

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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