16 gennaio 2006: si arrende Rose Ann Scrocco, unica donna tra i superlatitanti
L’hanno inseguita 15 anni per mezza Europa, ma solo alla fine di dicembre 2005 i carabinieri del Ros hanno avuto la certezza che ormai l’avevano in pugno. La lunga latitanza di Rose Ann Scrocco – la ‘Primula rossa” dell’anarco-insurrezionalismo, nome di battaglia Lucia, condannata per il sequestro e l’uccisione di Mirella Silocchi e molti altri reati – è finita la mattina del 16 gennaio 2006. Ad Amsterdam, in un ufficio della polizia dell’immigrazione. «Ha scelto di consegnarsi alle forze di polizia in seguito alla pressione intensificata e continua nei suoi confronti», ha commentato il generale Giampaolo Ganzer, comandante del Ros.
Amsterdam è stato l’ultimo rifugio di Rose Ann Scrocco, l’unica donna presente nell’elenco dei 30 super-latitanti italiani. Era irreperibile dal maggio ’91, quando a Roma scoprirono una cantina-covo in cui erano stati nascosti esplosivi ed armi. C’era anche il revolver usato per uccidere a Pescara il dipendente di una gioielleria durante un tragico tentativo di rapina. Prima si sarebbe nascosta in Francia, in Germania e, da ultimo, in Belgio, in una località al confine con l’Olanda.
Il cerchio si stringe
Proprio in Belgio – dove erano già state condotte attività investigative in passato – i carabinieri sono tornati negli ultimi giorni della caccia alla donna. Seguivano le tracce del suo convivente, un italiano. Marco Brizzolari, anch’egli gravitante nell’area anarchica, padre di un figlio che al suo arresto aveva 12 anni. A Bruxelles i due hanno incontrato un’olandese (che poi è stata fermata). Simone Ootes era già nota agli inquirenti perché sospettata di fornire supporto logistico alla latitante.
Ormai il cerchio si era stretto attorno alla Scrocco. Gli investigatori, nel frattempo trasferitisi in Olanda, sapevano esattamente dove si nascondeva ad Amsterdam. I suoi movimenti erano tenuti sotto controllo. Il 30 dicembre la Corte d’appello di Roma ha emesso un mandato d’arresto europeo.
Quando la donna si è presentata alla polizia, che l’aveva chiamata con il pretesto di una normale verifica, già sapeva come sarebbe finita. E’ stata estradata all’inizio di aprile 2006
Il legame con Luigi De Blasi
Rose Ann Scrocco, nata nel 1962 a Chelsea, negli Stati Uniti, era sentimentalmente legata a Luigi De Blasi, considerato la mente del sequestro e morto a Roma il 24 agosto del 1989 nello scoppio di un’autobomba che stava preparando contro una volante della polizia (da qui, per la Scrocco, l’accusa di concorso in strage). Il gruppo, noto anche come Organizzazione rivoluzionaria anarchica insurrezionale (Orai), si era reso responsabile di sequestri di persona (oltre a quello di Mirella Silocchi si parla di un coinvolgimento anche nei rapimenti di Esteranne Ricca e Marzio Perrini), attentati, rapine (nel corso di una compiuta a Pescara, il 21 dicembre del 1990, fu ucciso un gioielliere), atti di sabotaggio in tutta Italia.
L’ispiratore del gruppo era considerato Alfredo Maria Bonanno. Come la Scrocco, sempre ad Amsterdam, nel 1998, era stata arrestata Angela Maria Lo Vecchio, detta “Marina”, che faceva parte della stessa organizzazione. Le due donne erano state entrambe condannate per la partecipazione alla rapina con omicidio di Pescara
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