Cronache xenofobe. 25 ottobre. Parla la ronda di San Lorenzo: stiamo con Salvini
’Ronde’ in azione stamani a San Lorenzo, il quartiere dove è morta Desiré Mariottini, la ragazza violentata e uccisa a Roma. “Stamani ci hanno chiamato da un pub – racconta Valerio, uno delle ronde – dove uno straniero infastidiva le ragazze che stavano andando a scuola. Abbiamo chiamato la polizia ed è stato bloccato”. Valerio, corpo palestrato e pieno di tatuaggi, aggiunge: “Siamo una decina di persone. I giustizieri” dice ridendo. “Ma non abbiamo mai contatti, ci limitiamo a chiamare la polizia”.

“Ci occupiamo – prosegue Valerio – di difendere gli abitanti del quartiere e lo facciamo da 5/6 anni”. Mentre parla un nordafricano a pochi passi barcolla e ha in mano una bottiglia di birra. “Fra qualche ora quello – dice Valerio indicando l’immigrato – comincerà a fare casino. Noi lo controlleremo e poi chiameremo la polizia”. Mentre Valerio cammina nelle strade di San Lorenzo molti abitanti lo salutano affettuosamente. “Non siamo razzisti finché – sottolinea – non ci rompono le scatole”. Ci tiene a sottolineare che il suo gruppo non c’entra nulla con il Comitato di quartiere e in tono sprezzante aggiunge: “Quelli si occupano di panchine”.
Sulla visita del ministro dell’Interno Matteo Salvini nel quartiere commenta: “Noi stiamo con Salvini, quelli che lo hanno contestato ieri non abitavano certo qui”.
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