Cronache xenofobe. Sassari 12 a processo per la battaglia tra residenti e stranieri

Avviso di conclusione indagini per 12 persone coinvolte nella maxi rissa fra residenti e un gruppo di migranti del 27 ottobre del 2017. Teatro degli scontri il quartiere popolare Santa Maria di Pisa, a Sassari. Gli agenti della Squadra mobile hanno notificato il provvedimento del sostituto procuratore Angelo Beccu questa mattina. A uno degli indagati il pm ha contestato anche il porto ingiustificato di una roncola. Altri sei, tutti sassaresi, li ha accusati di violenza privata in concorso. Avrebbero aggredito il responsabile del centro di accoglienza Pime, dove erano ospitati i migranti. I sei avrebbero colpito l’auto su cui viaggiava con calci e oggetti.
Gli scontri erano scoppiati un anno fa in piazza Dettori, dove si erano fronteggiati con bottiglie, catene e bastoni due gruppi di una trentina di persone: da una parte i residenti del quartiere, dall’altra i migranti del centro Pime di via Solari, poco distante dalla piazza. Due contendenti per parte, tutti giovani, tra i 18 e i 20 anni finirono al pronto soccorso
Le ragioni dello scontro
“La lite – ricostruì allora la polizia – era nata in seguito alla lamentela di un ospite del citato centro, richiedente asilo politico. Riferì di essere stato malmenato poco prima da alcuni cittadini italiani. Appresa la notizia, numerosi ospiti del centro di accoglienza si sono recati nella vicina piazza Dettori. Immediati gli scontri con i presenti in piazza. L’immediato intervento dei poliziotti evitò che la situazione peggiorasse”.
Gli agenti hanno anche rinvenuto e sequestrato diversi strumenti atti ad offendere, tra cui una roncola e barre di tondino di ferro
La notte seguente agli scontri alcune molotov hanno colpito l’edificio del Pime. Per fortuna le bottiglie incendiarie avevano solo annerito la facciata del palazzo senza provocare feriti.
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