16 settembre 1970: inizia il “settembre nero” dell’OLP

Nell’immaginario collettivo Settembre nero è l’organizzazione della guerriglia palestinese protagonista dell’assalto al padiglione israeliano del Villaggio Olimpico a Monaco di Baviera, nel settembre 1972. Un attacco che si concluse in un bagno di sangue ma che non riuscì a fermare il grande show.

Il gruppo prende il nome dal “settembre nero” dei palestinesi, il mese di settembre del 1970, nel corso del quale Hussein, re di Giordania, discendente diretto del Profeta, mosse all’attacco della guerriglia palestinese insediata nel suo regno dopo la terza guerra arabo-israeliana (1967).

Il primo settembre, il re sfuggì a un nuovo attentato e il FPLP dirottò tre aerei di bandiera straniera verso Zarqa, a nord di Amman. In cambio del rilascio di più di 400 passeggeri presi in ostaggio, il FPLP chiese la scarcerazione di diversi palestinesi detenuti in Svizzera, Gran Bretagna e Israele. Nonostante le sue richieste fossero state accolte, il FPLP fece esplodere i velivoli.

Dal canto suo, re Hussein impose un governo militare e nominò il palestinese Muhamad Daud primo ministro. Il 16 settembre fu proclamato lo stato marziale. Il 17 settembre, Arafat rispose lanciando uno sciopero generale e dichiarato Irbid “zona liberata”, l’OLP attaccò il palazzo reale e i quartier generali di esercito e forze segrete. Re Hussein rispose con il pugno di ferro e colpì con forza gli avamposti dei fedayyns, in una controffensiva che i palestinesi denunciarono più tardi come il massacro non solo di miliziani, ma anche di civili. 

Fallisce un tentato di intervento della Siria in supporto ai palestinesi. La repressione del governo giordano, sostenuto da Stati Uniti e Israele proseguì con successo. Il 27 settembre re Hussein negoziò con Arafat un accordo, mediato dall’Egitto. Tuttavia, gli scontri non si fermarono fino al 1971. Quando Wasfi al-Tall, un noto membro delle famiglie dell’East Bank, ottiene la nomina alla premiership, l’espulsione dell’OLP dal Paese conclude il conflitto. Le politiche adottate da al-Tall promossero un’identità nazionale giordana che esaltava la dimensione transgiordana. Gli hashemiti ne divennero il simbolo più alto. 

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.