19 maggio 1972. I Weathermen festeggiano lo “zio Ho” con una bomba al Pentagono
Il 19 maggio 1972, il compleanno di Ho Chi Minh, leader del movimento nazionalista vietnamita, i Weather Underground conducono un attentato al Pentagono. Un attacco del tutto simile a quello organizzato contro il Campidoglio un anno prima. Lo racconta William Ayers, uno dei fondatori del gruppo armato, nel suo libro Fugitive Days. Una donna di nome Anna entrò in uno dei bagni del Pentagono subito dopo la mezzanotte del 19 maggio 1972 e nascose la bomba che da lì a poco sarebbe esplosa.
Alcune testate giornalistiche, tra cui il New York Times, il New York Post e il Washington Post, ricevettero telefonate che li avvertirono dell’attentato poco prima dello scoppio. In tutti e tre i casi il chiamante si indentificò come membro di Weather Underground. Al dipendente del New York Post che prese la telefonata, indicarono una cabina telefonica poco distante dalla sede del giornale. Qui i WU avevano lasciato una nota scritta. La rivendicazione spiegava che la causa era l’escalation della guerra in Vietnam e le mire espansionistiche americane nella regione asiatica.
La lunga pausa dei WU
L’attentato segnò la fine delle principali azioni di Weatherman per quasi un anno e mezzo. Dopo la firma del trattato di pace tra Stati Uniti e Vietnam nel gennaio 1973, il gruppo affrontò la sua identità del dopoguerra. Presto fu praticamente solo nella lotta. Alla resistenza armata si unirono solo l’Esercito di Liberazione Nero, una propaggine del New York Black Panthers, la Brigata George Jackson e l’Esercito di liberazione simbionese. Nella primavera del 1974, l’FBI riteneva che Weatherman, ribattezzatisi Weather Underground, fosse uno degli ultimi gruppi radicali del movimento contro la guerra che ancora avallava tutte le forme di violenza.
La scissione della West Coast
La Weather Underground ha continuato a bombardare obiettivi per motivi politici. I suoi sforzi, sebbene mirati, sono stati sporadici. Nel 1974 il gruppo pubblicò “Prairie Fire: The Politics of Revolutionary Anti-Imperialism”, la prima dichiarazione politica di Weather Underground dal 1969. Presto, Prairie Fire Organizing Committees sorsero in tutto il paese come braccio esterno di Weather Underground. Il dissenso scoppiò nel 1976 e la fazione della West Coast si separò per formare la Weather Underground Organization. La Fbi infiltrò la WUO nel 1977.
A partire dal 1978, i membri iniziarono a riemergere e si sono presentati alle autorità o sono stati rintracciati dalle autorità. Nel 1994 uno degli ultimi membri di Weatherman incriminati per le azioni “Days of Rage” fu processato in tribunale, ponendo fine a quasi 25 anni di inseguimento da parte delle agenzie governative e due decenni di vita clandestina.
Il movimento 19 maggio, Silvia Baraldini e la lotta di liberazione afroamericana
Noi associamo la data del 19 maggio a Silvia Baraldini, l’attivista condannata nel 1983, negli Stati Uniti d’America, a 43 anni di carcere senza avere mai partecipato a fatti di sangue. Una pena sproporzionata per il reato di “sovversione”, ottenuta sommando diverse condanne. Dal concorso in evasione, alla progettazione di due rapine (mai effettuate), all’ingiuria contro la corte. Silvia Baraldini si era formata nel movimento sessantottino fiorito nei campus universitari americani. Era stata protagonista delle marce per i diritti dei neri statunitensi, contro la guerra del Vietnam e per i diritti delle donne.
Divenne poi leader dell’organizzazione comunista “movimento 19 maggio” (“May 19th”), che rievocava la data di nascita di Malcom X e di Ho Chi Minh, un gruppo appartenente alla galassia della sinistra radicale, fiancheggiatore del “Black Panther Parthy”.
Uso un vecchio post di Domenico Forgione, un blogger calabrese e consigliere comunale “per il bene comune” di S. Eufemia di Aspromonte per restituire quello che anche per me è un dispositivo automatico. lo spiega molto bene la stessa Silvia Baraldini in questa breve intervista: il rapporto con il movimento di liberazione afroamericana era l’unica prospettiva seria per una militante rivoluzionaria bianca. A questo impegno ha pagato un prezzo mostruoso. della sua vicenda ci siamo occupati qui.
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