3.10.80, Parigi: strage alla sinagoga rue Copernic

All’epoca la sequenza delle stragi tra Bologna, Monaco di Baviera, Parigi, succedutesi nell’arco di due mesi (2 agosto-3 ottobre 1980) si presentò come un complotto internazionale fascista. I principali depistaggi sul massacro alla stazione (terrore sui treni, loggia di Montecarlo) fecero perno sul ruolo fondamentale di terroristi neonazisti francesi e tedeschi. Quarantuno anni dopo le cose sono un po’ meno nitide. A Bologna è sempre esteso il fronte, nonostante la debacle giudiziaria, dei sostenitori della pista palestinese. La magistratura continua invece indefessa sulla linea della strage fascio-piduista. Nella strage all’Oktoberfest emerge dietro il “lupo solitario” collegato al gruppo Hoffman una filiera della Stasi. A Parigi hanno arrestato e liberato un professore di sociologia immigrato in Canada, militante in gioventù in una frazione del Fronte popolare. Il 19 maggio 2021, la più alta corte d’appello francese, la Corte di cassazione, ha confermato la decisione dei pubblici ministeri di processare Diab. Nell’aprile 2023 il professore libanese, che è anche sospettato per la strage alla sinagoga d’Anversa del 20 ottobre 1981, è stato condannato all’ergastolo in contumacia. quindi il processo andrà ripetuto in caso di estradizione.

Il 3 ottobre 1980 l’esplosione di una bomba poco dopo l’inizio dello Shabbat alla sinagoga parigina di Rue Copernic causa 5 morti e 40 feriti. Fra i sospettati un professore libanese di origini sunnite. Hassan Diab emigrò nel 1993 in Canada dove ha ottenuto la cittadinanza e insegna sociologia all’Università di Ottawa. 

Le proteste delle comunità israelitica

Nel 2014 il governo francese ha chiesto e ottenuto l’estradizione di Diab  dal Canada. Il presunto membro del FPLP, il gruppo ritenuto fresponsabile dell’attacco è stato liberato nel 2018 e ha fatto ritorno in Canada. A lamentarsi della sua liberazione è stato il sito del Crif Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche francesi Cukierman, presidente del Crif, “questa liberazione è scandalosa e irresponsabile. Rappresenta un insulto alle vittime della strage e un insulto ai loro famigliari. Mentre nel 2014 l’arresto è stato un simbolo di determinazione e di fermezza nella lotta al terrorismo ed essa rappresenta un insulto alle vittime dei loro famigliari.”

A scagionare il professore dalla strage di rue Copernic è’ stata la testimonianza dell’ex moglie che ha affermato che, poco prima dell’attento, il 28 settembre 1980 egli era in Libano e l’avrebbe accompagnata all’aeroporto di Beirut. Secondo la donna sarebbe improbabile che pochi giorni dopo si trovasse in Francia, nonostante l’accusa sostenga il contrario.

Il primo proscioglimento

Diab ha affermato di essere stato in Libano al momento dell’attentato e le accuse sono state archiviate il 12 gennaio 2018. Il 14 gennaio, Diab è tornato in Canada. Nel gennaio 2021 la corte d’appello di Parigi ha annullato il rigetto delle accuse e ha ordinato un processo. Il 19 maggio 2021, la più alta corte d’appello francese, la Corte di cassazione ha ordinato l’inizio del processo. Le prove presentate contro di lui in Francia includevano uno schizzo dell’attentatore che gli somigliava e la scoperta di un passaporto a suo nome con timbri di entrata e di uscita dalla Spagna, dove si crede che l’attentatore fosse fuggito. Tuttavia, i pubblici ministeri ammettono di avere dubbi su dove si trovasse Diab al momento dell’attentato. 

La condanna all’ergastolo

Quarantatré anni dopo l’attentato alla sinagoga della rue Copernic di Parigi, che provocò 5 morti e decine di feriti nell’ottobre 1980, l’unico accusato della strage, il libano-canadese Hassan Diab, è stato condannato nell’aprile 2023 – in sua assenza – all’ergastolo dalla Corte d’Assise speciale di Parigi.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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