28 marzo 1977: la spesa proletaria a Cinecittà è l’assalto al furgone del pane
Dario Mariani, formidabile memoria del movimento romano, ha l’abitudine, nell’alimentare i due bei gruppi facebook che anima con Sergio Scorza (Il settantasette, L’orda d’oro) di “anticipare la scadenza”. Così questo anniversario l’ha postato il 24. Io me l’ero appuntato perché, ovviamente, Calpurnio Fiamma ha una forte carica evocativa. Richiama la storia dello stabile occupato, della spedizione punitiva per vendicare Acca Larentia e il conseguente omicidio di Scialabba. Anticipazione improvvida, del resto. Perché proprio oggi, che si è scatenato il dibattito sulle spese proletarie questo piccolo episodio di lotta dura in periferia brilla in tutta la sua potente attualità e si riconnette al post di ieri sul debutto milanese dell’autunno 1974
Lunedì 28 MARZO 1977 – A Roma in via Calpurnio Fiamma, nel quartiere Cinecittà , alcuni giovani col volto coperto bloccano un furgone di un panificio e distribuiscono il pane gratuitamente ai passanti.
Un’azione di massa e non armata
L’azione dell’esproprio e distribuzione di pane in Via Calpurnio Fiamma verrà poi catalogata, nelle cronache giudiziarie, come la prima azione del gruppo armato Guerriglia Comunista. In realtà fu una iniziativa congiunta tra ex militanti della zona di Lotta Continua, gruppo autoscioltosi 4 mesi prima, e alcuni giovani “coatti” di piazza Don Bosco. Questi, a partire dall’agire comune con i compagni nel gruppo ultrà romanista dei Fedayn, si erano avvicinati alle iniziative di movimento. E’ vero che da elementi provenienti da queste entità nascerà oltre un anno e mezzo dopo Guerriglia Comunista. Ma certo l’azione va inquadrata invece in certo “spontaneismo territoriale” tipico di quell’anno e di quel movimento. In sè, l’iniziativa non aveva proprio nulla di “armato” né di “clandestino”. La cosa avvenne praticamente davanti lo stabile occupato nella stessa via, che fece per il tutto il 1976/77 da base comune per tutto il movimento di quella zona …
Fonte: Claudio Del Bello, Una sparatoria tranquilla, Roma, Odradek, 1997; pag. 319
Nella foto, lo stabile occupato in Via Calpurnio Fiamma, lo stesso stabile dove, allora era una osteria, l’11 Aprile 1944 Giuseppe Albano, il “Gobbo del Quarticciolo”, aveva giustiziato due nazisti
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