29 maggio 1972: l’Armata rossa giapponese fa strage all’aeroporto di Lod
Il massacro dell’Aeroporto di Lod, a Tel Aviv fu compiuto il 29 maggio 1972, allorché tre componenti dell’Armata Rossa Giapponese uccisero 26 persone innocenti in un attentato terroristico per conto del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina – Operazioni Estere (FPLP-OE). Le forze di sicurezza israeliane rimasero spiazzate perché aspettavano un attentato palestinese. Ad aumentare la sorpresa la scelta dei militanti giapponesi di adottare una tecnica suicida, allora inimmaginabile. I tre guerriglieri giapponesi Kozo Okamoto, Tsuyoshi Okudaira e Yasuyuki Yasuda, erano stati addestrati nel campo della guerriglia palsetinese a Baalbek, in Libano.
I terroristi giunsero da Roma, con un volo Air France proveniente da Roma, vestiti con abiti occidentali e trasportando custodie di violini, in cui avevano sistemato fucili d’assalto cecoslovacchi Vz 58 con i calci rimossi. Entrati nell’area di sosta, aprirono le custodie, imbracciarono le armi e fecero fuoco indiscriminatamente uccidendo 26 persone e ferendone altre 78. Tra le vittime vi erano undici pellegrini cristiani che venivano da Porto Rico Yasuda e Okudaira morirono nello scontro. Yasuda sotto il fuoco delle guardie e Okudaira per sua stessa mano: si uccise con una bomba a mano.
Okamoto fu gravemente ferito ma sopravvisse e fu liberato nel 1985 con oltre un centinaio di altri prigionieri in uno scambio con soldati israeliani catturati e tenuti in ostaggio. Si stabilì nella Valle della Beqa’ libanese. Fu arrestato nel 1997 ma nel 2000 gli fu assicurato lo status di rifugiato politico in Libano..
Nella dichiarazione scritta che rivendicava l’attentato all’Armata Rossa Giapponese, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina definì l’azione Operazione Deir Yassin, per vendicare la strage perpetrata ventiquattro anni prima dai militanti dell’Irgun nel villaggio di Deir Yassin.
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