8 maggio 1987, strage di Loughgall, commando Sas uccide 8 provisionals Ira e un civile

All’alba dell’8 maggio 1987 un commando di teste di cuoio delle Sas, allertate da una soffiata, spararono agli uomini dell’IRA Provisionals mentre si avvicinavano alla stazione di polizia Loughgall (un borgo dell’Ulster) con una bomba di 200 libbre nella pala di un escavatore. Nell’agguato fu colpito a morte un civile, Anthony Hughes, e ferito gravemente il fratello. Per dare le dimensioni reali dello scontro: il commando Sas sparò 1200 colpi, l’Ira 70.
Fin qui i fatti. Proviamo a vedere le opposte narrazioni dei fatti, la prima di un sito di controinformazione sulla lotta per l’indipendenza irlandese e il secondo di appassionati di “corpi d’elite”.

Visto dall’Ira

Loughgall è un piccolo villaggio dell’Irlanda, abitato da sole 285 anime, ubicato nella contea di Armagh. Anime Irlandesi, destinate a vivere sotto il giogo Inglese. (Io scrivo Irlanda anche quando mi riferisco ai luoghi dell’Irlanda del Nord, impropriamente chiamata Ulster, che invece è una delle province storiche dell’isola, composta da nove contee. Sei di esse fanno parte dell’Irlanda del Nord e le restanti tre si trovano nel territorio della Repubblica d’Irlanda o EIRE). Uso il termine Irlanda nel rispetto di un vecchio monito: A NATION ONCE AGAIN.

L’8 maggio del 1987 questo piccolo villaggio, il cui nome significa “Lago dei cavoli”, assurse tristemente agli onori della cronaca per l’eccidio di otto combattenti dell’IRA da parte dei feroci membri delle Squadre Speciali dell’Esercito, che ivi avevano una loro base. Fu assassinato anche un civile, Anthony Hughes, che si trovò a passare nel posto sbagliato, all’aora sbagliata, con suo fratello Oliver, rimasto gravemente ferito.
Gli otto combattenti facevano parte della East Tyrone Brigade, capeggiata da Patrick Joseph Kelly.
L’imboscata delle truppe speciali ebbe luogo grazie a una soffiata e i combattenti dell’Ira furono trucidati a sangue freddo. Tre di loro furono assassinati dopo essersi arresi. LEGGI TUTTO

Visto dal Sas

Tra il 1987 ed il 1992 il 22° Special Air Service Regiment (S.AS.) fu massicciamente impiegato nella lotta contro uno dei più pericolosi gruppi terroristici: la “East Tyrone Brigade” facente parte del Provisional Irish Repubblican Army (P.I.R.A.). Questo gruppo, attivo tra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, si rese responsabile di un gran numero di azioni terroristiche ai danni delle forze di sicurezza britanniche, di gruppi paramilitari sia unionisti sia repubblicani rivali, ed infine di civili che non condividevano il loro fanatismo.

La guerra senza quartiere che il Reggimento fece a questa banda di assassini diede i suoi frutti: 28 terroristi abbattuti, un numero ancora maggiore di arrestati, decine di simpatizzanti repubblicani disertarono la lotta armata ed infine la stessa “Brigata” si sciolse alla fine degli anni Novanta, per merito sia delle forze di sicurezza sia degli accordi di pace di Belfast del 1998 (che portarono ad un lento ma progressivo smantellamento di tutte le formazioni paramilitari, sia unioniste sia repubblicane).

Una soffiata sull’Ira Provisionals

Nel 1987 servizi segreti britannici, probabilmente grazie all’ottimo lavoro di sorveglianza effettuato dalla 14th Intelligence Unit / DET (unità di controspionaggio militare creata nel 1972 e composta, tra gli altri, da molti soldati del S.A.S.) erano riusciti ad individuare un importante bersaglio per i terroristi: la stazione di polizia della Royal Ulster Constabulary (R.U.C.) di Loughgall nella Contea di Armagh.

L’azione sarebbe stata condotta da un gruppo di fuoco composto da otto uomini, armati con FAL, M-16, G-3 e pistole di vario genere. Avrebbero usato un furgone rubato per giungere in città, una scavatrice, anch’essa rubata, per aprire un varco nella recinzione ed una potente carica esplosiva per fare breccia nella struttura e provocare panico e confusione. Infine, in perfetto stile P.I.R.A. , avrebbero sparato centinaia di colpi coi fucili d’assalto, onde assicurarsi che nessuno all’interno della stazione sopravvivesse.

Due squadre di tiratori scelti

Organizzarono un’azione congiunta, denominata operazione “JUDY”. Giunsero sul posto 25 operatori del S.A.S. e 11 della Mobility Support Unit (unità d’élite dell’R.U.C.). Gli operatori delle forze speciali avevano in dotazione fucili d’assalto, mitragliatrici leggere e fucili di precisione di vario genere. Alcuni, incluso un operatore del S.A.S. , si sarebbero trovati all’interno della struttura, mentre delle squadre di quattro tiratori l’una si appostarono in alcuni edifici circostanti. LEGGI TUTTO

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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