14 luglio 2016: Nizza, festa nazionale con strage islamista

Il 14 luglio 2016 strage islamista per celebrare la festa nazionale francese. Intorno alle 22.30 un uomo alla guida di un camion ha travolto la folla che festeggiava l’anniversario della presa della Bastiglia sulla promenade des Anglais, a Nizza. I morti sono 84, i feriti più di un centinaio, di cui 48 in pericolo di vita. L’autore della strage è stato ucciso. Si chiamava Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, aveva 31 anni e dai primi accertamenti non sembrava fosse legato a gruppi terroristici.

L’assassino di Nizza aveva fatto sopralluoghi sulla Promenade des anglais. I filmati di sorveglianza del 12 e 13 luglio mostrano Mohamed Lahouaiej Bouhlel a bordo del camion che ha usato la sera dopo per travolgere la folla. Lo Stato islamico ha rivendicato la strage. Il ministro dell’interno francese, Bernard Cazeneuve, ha detto che Bouhlel si sarebbe “radicalizzato molto velocemente”.

Il processo ai complici

Gli otto imputati per il concorso nella strage di Nizza, sei anni dopo, sono stati  condannati a pene tra i due e i 18 anni. Così si è pronunciato il tribunale penale di Parigi, In assenza dell’autore, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, ucciso dalla polizia la sera dell’attentato, ci saranno inevitabilmente “frustrazioni”, ha avvertito l’accusa, rivolgendosi alle 2.500 parti civili.

Otto imputati

Gli imputati erano sospettati di aver avuto diversi tipi di  legami con l’aggressore. Tre uomini, già perseguiti per associazione a delinquere terroristica e fra loro uno ha ammesso di aver fornito una pistola. Gli altri cinque imputati sono finiti sotto processo per traffico d’armi o associazione a delinquere. La Procura Nazionale francese antiterrorismo aveva chiesto condanne che variano dai 2 a 15 anni di reclusione. A presentare ricorso sono stati solo i due condannati al massimo, 18 anni. Gli altri, che hanno avuto da 2 a 12 anni, hanno accettato la condanna.

La difesa dei tre principali accusati

Non è giusto togliere la vita alle persone in questo modo. Non avrei mai immaginato che sarei finito in questa situazione. Mi ha incastrato“, ha sostenuto Mohamed Ghraieb parlando dell’autore materiale dell’attentato. “Il giorno 14 luglio ero con i feriti e l’ho fatto con tutto il cuore. Quando è uscito il nome del terrorista, sono stato io ad andare alla polizia“, ​​per offrire una testimonianza sull’aggressore, ha detto alla corte. “Ho detto la verità dall’inizio“. Secondo gli investigatori, Ghraieb avrebbe viaggiato nel camion usato per l’attacco nei giorni precedenti al fatto. 

Da abitante di Nizza, non è facile pensare di essere implicato in fatti così gravi“, ha dichiarato Ramzi Arefa, all’epoca 21enne. Ha ammesso di aver fatto da intermediario per la vendita di una pistola, ma di non conoscere il kamikaze al di fuori del narcotraffico. 

Mohamed Lahouaiej-Bouhlel era un amico. Non riesco a trovare le parole per descrivere ciò che ha fatto. Non so cosa avesse in testa. Oggi ho paura“, ha affermato Chorki Chafroud

Per approfondire

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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