40 anni fa il massacro di Greensboro: 5 comunisti uccisi dal Klan. Tutti assolti
Un gruppo di Klansmen e neonazisti uccidono quattro membri del Partito Comunista dei Lavoratori e un altro manifestante a Greensboro. Il commando ferisce altri sette partecipanti al raduno “Morte al Klan” . I militanti avevano organizzato la manifestazione in un luogo simbolo della lotta antirazzista.
Per lunghi mesi, nel 1960, la cittadina del North Carolina era stato teatro di una protesta vittoriosa. Gli studenti del college per neri lottano contro la segregazione nei locali pubblici. Alla marcia anti-Klan si è aggregato un gruppo di lavoratori afroamericani del laminatoio.

Una carovana di vetture trasporta Klansmen e neonazisti. Vanno a interrompere la marcia. Ma i dimostranti l’attaccano, come dimostra il video, colpendo i veicoli con calci e bastonate. I Klansmen e i militanti del Partito nazista americano sparano, colpendo sei manifestanti. I comunisti, che portano armi nascoste, rispondono al fuoco.
L’indifferenza dei federali e il processo
Nel 1980, sei membri del Klan e nazisti vanno alla sbarra con l’accusa di omicidio e rivolta. Durante il processo, emerge la prova che la polizia di Greensboro, e forse il governo federale, conoscevano il rischio di violenze al raduno.Hanno però fatto poco per impedirlo.
Edward Dawson, un informatore pagato dalla Polizia di Greensboro già informatore FBI nel Klan, aveva contribuito a pianificare il massacro. Il collaboratore aveva informato la polizia di Greensboro dei dettagli.
Bernard Butkovich, un agente del Bureau of Alcohol, Tobacco, and Firearms (ATF) sotto copertura nella sezione locale del partito nazista americano, aveva invece fornito alcune delle armi da fuoco utilizzate.
Quando Klansman e neonazisti irrompono sulla marcia, la squadra tattica della Polizia di Greensboro, che ha il compito di monitorarla, era assente in modo sospetto.
L’unica condanna è civile

I sei imputati, alla fine, sono assolti da tutte le accuse per aver sparato sui manifestanti in autodifesa. Nel 1984, un processo federale allo stesso modo finisce in assoluzioni.
Nel 1985, una giuria del North Carolina condanna per danni due agenti di polizia di Greensboro, cinque Klansmen e nazisti, e Edward Dawson. Li considera responsabili per l'”omicidio colposo” di uno dei manifestanti e ordina di pagare quasi 400.000 dollari di danni. La giuria inoltre esclude la cospirazione tra Klan, polizia locale, e governo federale per interrompere il rally o ferire i manifestanti.
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