Stragi ’92 e giudici, arresti e perquisizioni in ambienti avanguardisti

stragi '92: arresti domiciliari a stefano menicacci

Stragi ’92. La Dia di Caltanissetta ha eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari per l’avvocato Stefano Menicacci, ex parlamentare missino 92enne, e per Domenico Romeo. Sono accusati di false informazioni a pubblico ministero aggravate dall’aver mentito in un procedimento per strage.

L’inchiesta nasce da intercettazioni che avrebbero rivelato un progetto ispirato dall’ideologia fascista (gli interlocutori si definiscono fascisti) di costituzione di un “Osservatorio” delle attività della magistratura, del quale dovrebbero fare parte anche componenti occulti per colpire alcuni magistrati “non graditi”. Il progetto secondo gli interlocutori intercettati sarebbe attivo. “Le due vicende non sono collegate, se non parzialmente e solo da un punto di vista probatorio“, si legge nel comunicato della Procura di Caltanissetta. Un buon esempio di ‘pesca a strascico’: di intercettazione in intercettazione, sono emersi due fatti di presunto rilievo penale…

Nel quadro del secondo filone la Dia ha perquisito le case di Adriano Tilgher, esponente di spicco della disciolta organizzazione Avanguardia Nazionale (per ci fu condannato, come luogotenente di Stefano Delle Chiaie, negli anni ’70 per riorganizzazione del partito fascista), dell’avvocato del foro di Bari Saverio Ingraffia e del docente universitario Francesco Scala. I decreti sono stati emessi dalla Procura nissena per i reati associazione a delinquere e di violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete.

«Abbiamo intercettato alcune conversazioni di Adriano Tilgher in cui si parlava della creazione di un ‘osservatorio’ sulla attività della magistratura. Progetto di per sé lecito se non fosse stato che, sempre nel corso delle intercettazioni, sono emersi due aspetti penalmente rilevanti», ha spiegato il procuratore di Caltanissetta Salvo De Luca.

«Cioè — ha aggiunto — il fatto che alcuni esponenti dell’organizzazione dovevano rimanere segreti in violazione della Legge Anselmi e che si doveva eseguire una mappatura dei magistrati per rilevare le relazioni tra loro in modo da colpire quelli sgraditi»

‘Millantavano appoggi della politica’

Il procuratore ha poi precisato che “il progetto non è direttamente collegato alle stragi del 92. Si tratta di un fatto nuovo, di un progetto che possiamo definire fascista perché sono gli stessi interlocutori che si definiscono fascisti e parlano di rivoluzione permanente fascista in relazione alla quale gli indagati individuano il principale nemico nella magistratura“.

I “nuovi fascisti”, così si definivano Tilgher, Ingraffia e Scala avrebbero parlato anche di aver avvicinato indirettamente la premier Giorgia Meloni e il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Ma la procura ritiene che si sia trattato di millantato credito perché finora non sono emersi elementi in tal senso. Anzi il procuratore di Caltanissetta, De Luca, evidenzia che finora la premier Meloni “non ha cambiato nelle attività di contrasto alla criminalità organizzata“.

«Dell’osservatorio avrebbe dovuto fare parte anche una toga, Giuseppe De Benedictis, condannato per corruzione in atti giudiziari e detenzione di armi. La sua partecipazione, però, sarebbe dovuta rimanere segreta», ha precisato il capo dei pm. De Benedictis, difeso da Ingraffia, è stato condannato in primo grado a un totale superiore ai 22 anni di carcere, in due distinti processi .

Chi è Stefano Menicacci

Menicacci è stato ascoltato mentre parlava con Maria Carola Casale, vedova di Delle Chiaie e con un altro personaggio, Domenico Romeo. «Menicacci — ha spiegato il capo dei pm — invitava i suoi interlocutori a negare che Delle Chiaie si fosse trovato in Sicilia nel periodo degli attentati». «Addirittura a Romeo era stato dettato una sorta di decalogo a cui attenersi nel corso delle sommarie informazioni rese ai pm», ha aggiunto.

Menicacci, che ha pure contatti con Tilgher, e Romeo non sarebbero stati a conoscenza del piano contro la magistratura. Il nome di Stefano Menicacci entra ed esce da decenni nelle inchieste delle Procure di mezza Italia. Ex deputato missino, difensore storico di Stefano Delle Chiaie, aveva condiviso con il leder nazionalrivoluzionario l’esperienza della Lega delle Leghe, agli inizi degli anni ’90, insieme al senatore socialista Mimì Pittella:

Nelle scorse settimane la corte d’assise di Bologna ha inviato alla procura del capoluogo i verbali della sua deposizione al processo sulla strage del 2 agosto del 1980 perché si valutasse se avesse mentito in aula. Menicacci, originario di Foligno, in provincia di Perugia. Tra l’altro venne indagato nell’inchiesta sui cosiddetti Sistemi Criminali della Procura di Palermo, poi archiviata. Un presunto golpe che avrebbe visto protagonisti negli anni ’90, in un tentativo di destabilizzazione del Paese, Cosa nostra, massoneria deviata, pezzi di Stato ed eversione nera.

I complimenti di Donzelli

«Complimenti alla magistratura, quando fanno operazioni per difendere la legalità siamo sempre dalla loro parte. Come istituzioni ne sosteniamo l’impegno». Così il vice presidente del Copasir, Giovanni Donzelli, commentando con i cronisti l’inchiesta della Procura di Caltanissetta sul presunto piano fascista contro i magistrati.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

*

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.