19 giugno 1957: nasce l’uomo che diventerà celebre come il subcomandante Marcos
L’ Esercito Zapatista di liberazione nazionale è il movimento armato clandestino attivo nel Sud del Messico, nel Chiapas, su posizioni libertarie e indigeniste. Le sue posizioni orientano molti movimenti terzomondisti e antiglobalizzazione.
Il governo messicano ha identificato dal 1995 il leader più noto dell’EZLN in un brillante giovane docente universitario di filosofia. Il subcomandante Marcos, Rafael Sebastián Guillén Vicente, figlio di immigrati spagnoli, sarebbe quindi nato il 19 giugno 1957 a Tampico, grande porto petrolifero del Messico centrale.
Nel 2014, con una scelta forte rispetto a certa tradizione di attaccamento ai posti di comando dei leader rivoluzionari, “Marcos” ha rinunciato all’incarico di portavoce. Così ha mandato in pensione anche il nome di battaglia e il “personaggio pubblico” che lo ha reso celebre. Ha assunto quello di subcomandante Galeano, perché
“la maschera nera è uno specchio, così che Marcos è un gay a San Francisco, un nero in Sudafrica, un asiatico in Europa, un Chicano a San Ysidro, un anarchico in Spagna, un palestinese in Israele, un indio maya negli stretti di San Cristobal, un ebreo in Germania, uno zingaro in Polonia, un mohawk in Quebec, un pacifista in Bosnia, una donna sola in metropolitana alle dieci di sera, un contadino senza terra, un membro di una gang in una baraccopoli, un operaio senza lavoro, uno studente infelice e, naturalmente, uno zapatista sulle montagne”.
In altre parole, come ci ricorda Naomi Klein, lui è semplicemente noi: noi siamo il leader che stiamo aspettando.
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