La rivolta di Torre Maura: l’odio razziale dilaga in tutta Roma est
La sindaca Raggi accusa: dietro le violenze di Torre Maura ci sono CasaPound e Forza Nuova. E la procura indaga per odio razziale. Ma in tutta la periferia orientale si ripetono gli incidenti. Spesso i protagonisti sono piccoli malavitosi di borgata che si ergono a paladini del territorio
Ci sono le principali organizzazioni
neofasciste dietro la rivolta che ieri sera ha infiammato Torre Maura,
una borgata sulla Casilina, dove circa 200 abitanti hanno incendiato
cassonetti e saccheggiato i camioncini con i rifornimenti per i 70 rom,
di cui 33 bambini, assegnati a un centro di accoglienza di proprietà del
Comune in via dei Codirossoni. Ad accusare esplicitamente CasaPound e
Forza Nuova è il sindaco di Roma, Virginia Raggi, che lancia l’allarme
contro il crescente clima di odio. E immediatamente la Procura di Roma
ha aperto un fascicolo per “incitamento all’odio razziale” e attende il
primo rapporto della Digos sugli incidenti.
Certo, vedere calpestare il cibo al grido di “Devono morire di fame” colpisce particolarmente e dà il segno di una tensione che ha da tempo superato il livello di guardia nell’intero quadrante di Roma Est. Qui sono almeno 15 i centri di accoglienza ed è diffuso un tipo umano di piccolo malavitoso di quartiere, di simpatie più o meno esplicitamente fasciste, che si attribuisce il compito di difensore del territorio dall’invasione straniera. Ecco alcune storie più o meno recenti dall’inferno di Roma. LEGGI TUTTO SU TISCALI.IT
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