Genova, presidio militante al centro sociale Utopia appena sgomberato
E’ terminato senza momenti di tensione lo sgombero dello stabile di proprietà di Eni divenuto un centro sociale. I giovani dello Spazio Libero Utopia lo hanno occupato per quasi quattro anni.
Stamattina la Digos ha consentito ai giovani arrivati a sgombero in corso, di portare via alcuni oggetti che si trovavano ancora nel centro sociale.
La polizia ha operato in forza di un decreto di sequestro preventivo firmato a luglio dal gip di Genova. Gli operai, su indicazione dei responsabili della sicurezza Eni, hanno sigillato porta dello stabile e cancello.
In via Ronchi resta il presidio di una ventina di militanti che hanno srotolato un grosso striscione: “Eni assassini globali, Utopia vive”.
Un paio di settimane fa gli stessi militanti dello spazio sociale avevano annunciato lo sgombero sulla pagina Facebook di Utopia:
Il commiato dei militanti di Utopia
Lo Spazio Libero Utopia tornerà a essere uno dei tanti luoghi abbandonati e inaccessibili, tristi monumenti al degrado che certa politica volutamente crea e alimenta.
Questo posto è nato nel 2014 all’interno di una delle tante aree dismesse e abbandonate della nostra città.
A seguito di una costante opera di ristrutturazione e di bonifica uno dei tanti luoghi inutilizzati delle nostre periferie è stato per quattro anni un luogo di socialità e di confronto politico»“
In questi anni nello stabile e nel giardino di via Ronchi gli attivisti hanno organizzato dibattiti, cineforum, presentazioni di libri, una palestra popolare e un orto collettivo
Lascia un commento