6 Giugno 1971: quel bimbo morto nello sgombero di via Tibaldi

Il racconto degli anni Settanta che ho avviato da qualche mese in questo blog sconta una difficoltà di fondo. Essendo tributario delle fonti di stampa tende a privilegiare l’unico, l’irripetibile, lo spettacolare. Ne escono oscurate le pratiche quotidiane, le lotte oscure, i granelli di sabbia sparsi per inceppare la feroce macchina del dominio capitalistico. Ma intendo provare a restituire la complessità di un conflitto ridotto ai suoi esiti (lo scontro tra partito armato e Stato).
Chi mi conosce sa che il mio metodo è assai empirico. Comincio a fare le cose assumendomi il rischio dell’errore e poi provo a limare il dispositivo strada facendo. Non tutta la narrazione passa ed è ben restituita dalla lente del quotidiano. Comincerò perciò a inserire anche narrazioni e riflessioni più “lente”… Così è per la “battaglia” di via Tibaldi, uno degli episodi cardine di un decennio di lotte per la casa. La fonte, Lotta continua, all’epoca ancora quindicinale.

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