28 novembre 1980: nasce la colonna Alasia uccidendo manager Falck

Attorno alle 8 del 28 novembre 1980 un commando brigatista uccide Manfredo Mazzanti. L’agguato al direttore tecnico della Falck avviene nei pressi della sua abitazione a Sesto San Giovanni.
Incaricato dell’esecuzione è uno dei leader delle Br milanesi, Vittorio Alfieri. Il disperato tentativo di fuga del dirigente d’azienda gli fa sbagliare la mira e così deve intervenire l’uomo di copertura. Gli autori del fatto fuggirono prima a piedi e poi in bicicletta. Più tardi, l’omicidio fu rivendicato dalle Brigate rosse-colonna “Walter Alasia“-“Luca”.
La smentita delle Brigate Rosse
Le Brigate rosse smentiranno la responsabilità degli omicidi di Mazzanti e di Renato Briano, avvenuto il 12 novembre e rivendicato allo stesso modo. I due attentati dovevano avvenire in contemporanea il giorno 11. Una delle due auto del commando si inceppa e quindi la “doppietta” salta.
La smentita dipenderà dal fatto che i due attentati erano stati direttamente “gestiti” dalla colonna milanese “Walter Alasia”, che era appena stata espulsa dall’organizzazione dopo i dissensi emersi nella riunione della direzione nazionale tenuta a settembre in un villino del litorale romano. Da tempo ne mettono ponendone in discussione la strategia e così evidenziano la crisi. I due attentati sono il modo di affermare la propria autonomia organizzativa e operativa
La scissione e l’arresto di Fenzi e Moretti
La colonna milanese invoca in particolare il “ritorno alla fabbrica”. Il primato della centralità operaia nel conflitto di classe resta la stella polare dell’iniziativa rivoluzionaria. Tentativi successivi di mediazione e composizione delle divergenze non hanno esito alcuno. A dicembre, con l’Opuscolo n. 10, l’Esecutivo delle BR rende ufficiale la separazione organizzativa della Colonna Walter Alasia.
La scissione avrà tra i suoi effetti collaterali l’arresto di Mario Moretti ed Enrico Fenzi. I due, infatti, saranno inviati, qualche mese dopo, a ricostruire la colonna milanese. Privi di appoggi organizzativi, finiranno per affidarsi a un piccolo malavitoso ricattato dalle forze dell’ordine, che li farà cadere in trappola.
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