[Una scheda sulla destra radicale che fotografa la mia conoscenza della realtà dopo 4 anni di ricerca….]
I principali gruppi della destra nazionalpopolare affondano le loro radici nelle due organizzazioni storiche della destra extraparlamentare, “Ordine Nuovo” di Rauti e poi di Clemente Graziani e “Avanguardia Nazionale” di Stefano Delle Chiaie e poi di Adriano Tilgher.
Alla vigilia della strage di piazza Fontana Rauti scioglie il gruppo e concorda con Almirante la confluenza nel Movimento sociale.
LOTTA DI POPOLO – Esperienza eccentrica della destra radicale nel ’68, nasce dal Movimento studentesco di Giurisprudenza, rifiuta le secche dell’anticomunismo reazionario, si caratterizza per il sostegno alle lotte antimperialiste dei vietcong e dei feddayn (sceglierà infatti come acronimo Olp, Organizzazione Lotta di Popolo, che mutua quella del movimento di liberazione nazionale palestinese), tenta un precoce esperimento di sfondamento a sinistra che non produrrà frutti immediati ma verrà ripreso da Terza Posizione dieci anni dopo. Liquidati dalla stampa come nazimaoisti, i militanti dell’Olp rompono volontariamente ogni legame associativo nel ’73 per anticipare i colpi della “repressione dello Stato democratico”.
I suoi “mazzieri” sono i più spietati negli scontri di piazza contro i “rossi”. Il gruppo si dissolve nel 1966: Stefano Delle Chiaie lancia un’operazione in grande stile di infiltrazioni nei nascenti gruppetti marxisti-leninisti. I suoi fedelissimi sono in prima fila il 1 marzo 1968 a Valle Giulia, a guidare gli scontri degli studenti con la polizia. Quindici giorni dopo quando Almirante e Caradonna guidano le squadracce del Msi alla riconquista dell’Università di Roma occupata dai “rossi” si schiereranno con il Movimento contro i “camerati”. Il suo braccio destro Mario Merlino – fondatore del gruppo anarchico XXII marzo – è imputato con Valpreda per la strage di Piazza Fontana.
AVANGUARDIA NAZIONALE – Fallito il tentativo di egemonizzare il movimento studentesco, Stefano Delle Chiaie cede il bastone del comando a Adriano Tilgher che rifonda il gruppo nel 1970, per guidare la piazza di destra. Così, mentre “Caccola” diventa il braccio destro del principe Junio Valerio Borghese nell’organizzazione delle ultime manovre del partito del golpe, gli avanguardisti si mettono alla testa della rivolta di Reggio e poi di quella dell’Aquila. Anche per Avanguardia, nel 1975, scatterà la tagliola della legge Scelba.
Dopo lo scioglimento ci sarà un fugace tentativo di dar vita a una formazione unitaria, con settore militare egemonizzato da Ordine Nuovo e un settore politico affidato agli avanguardisti: unica traccia dell’organizzazione l’omicidio del giudice Occorsio, grande accusatore nel processo contro il Mpon, primo agguato omicida del nascente terrorismo nero, che alla fine degli anni Settanta insanguinerà Roma con le gesta dei Nuclei Armati rivoluzionari.
GIORNALE DI NAPOLI 22 SETTEMBRE 1992
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