Quest’anno, preso da altre faccende, ho bucato l’appuntamento con il 2 agosto, anniversario della strage di Bologna. E invece occorre rimediare, perché sul tema che ci sta a cuore e a cui abbiamo dedicato tempo e passione, la vicenda dell’85esima vittima trasformata improvvidamente in carnefice, è uscito qualcosa di interessante. Un articolo di Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera che tra le altre cose, in poche righe finali ci informa che:
1) Anna Di Vittorio e Gian Carlo Calidori (coniugi; sorella e cognato di Mauro) sono stati autorizzati, dalla Procura di Bologna, ad acquisire le “carte” dell’inchiesta relativa a Mauro Di Vittorio;
2) Anna e Gian Carlo stanno studiando le “carte giudiziarie” per difendere, pubblicamente, la memoria violata di Mauro;
3) un “piccolo” gruppo di persone, a suo tempo, ha voluto accusare Mauro – “vittima ufficiale” della “Strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980” – di essere, lui, il vero autore della strage, in combutta col terrorista internazionale Carlos, delle “Brigate rosse” e dei terroristi palestinesi;
4) un “consistente” gruppo di persone ha voluto “non-difendere” Mauro Di Vittorio da questa inqualificabile accusa;
5) per questi due gruppi di “gentildonne e gentiluomini”, il messaggio – la promessa solenne – di Anna e Gian Carlo è questo: ESTOTE PARATI.
Qui il testo dell’articolo di Giovanni Bianconi.
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