Diario del terrore. Ucciso scrittore giordano per vignetta anti Isis

intifada dei coltelli25 settembre – Nahed Hattar, giornalista e scrittore giordano, cristiano, controverso per il suo sostegno al regime di Assad, è stato ucciso poco fa da tre colpi di pistola alla nuca mentre si recava in tribunale per l’udienza dopo l’accusa di aver condiviso su Facebook una vignetta ritenuta offensiva per l’Islam. Nella vignetta c’è un uomo, jihadista dell’ISIS, a letto tra donne. Chiede a Dio di portargli vino e noccioline. La vignette era stata subito tolta dal profilo del giornalista quando erano montante le polemiche, e lui aveva detto che si trattata di satira contro Daesh, e non contro la religione. In Giordania ci sono appena state le elezioni, le prime cui si sono presentati in 9 anni i Fratelli musulmani.

Ritorno di fiamma dell’Intifada dei coltelli
19 settembre – Una poliziotta israeliana è in gravissime condizioni dopo essere stata colpita alla gola con un coltello, alla Porta di Damasco di Gerusalemme, durante un attacco condotto questa mattina da un giovane palestinese. Un suo collega è rimasto invece ferito in maniera più lieve al petto. L’assalitore è stato neutralizzato. Poche ore dopo c’è stato un altro tentativo di accoltellamento alla Tomba dei Patriarchi di Hebron. Due palestinesi hanno assalito un soldato israeliano di guardia: uno è stato ucciso, l’altro ferito. E’ il settimo attacco da venerdì, quando è riesplosa la cosiddetta Intifada dei coltelli, dopo alcune settimane di relativa quiete. L’attacco più grave finora è quello di Gerusalemme. L’agente 38enne è in coma indotto e attaccata a un respiratore all’ospedale Shaare Zede. Il palestinese l’ha sorpresa alle spalle e colpita più volte prima di essere raggiunto a sua volta dai colpi di pistola sparati dall’altro poliziotto.  L’aggressore, un palestinese di Gerusalemme Est di una ventina d’anni, Ral al-Almud, è in uno stato critico, centrato più volte. Davanti alla Porta di Damasco, accanto alla parte araba di Gerusalemme Vecchia, c’è sempre almeno una pattuglia delle forze di sicurezza. L’ondata di attacchi è cominciata in concomitanza con lo Yamim Noraim, il periodo di festività che porta allo Yom Kippur, il Capodanno ebraico. Giovedì un soldato era stato ferito a Efrat, nella Cisgiordania occupata, e altri quattro attacchi si erano verificati fra venerdì e domenica
FONTE: LA STAMPA17 militari indiani uccisi in Kashmir
18 settembre – 17 militari indiani sono rimasti uccisi in un attacco a una base militare in Kashmir, nel peggior attacco di questo genere, avvenuto dal 2014, nella regione contesa con il vicino Pakistan. Ed è proprio da quest’ultimo che l’esercito indiano sostiene provenisse il commando, nella notte entrato in azione nella base militare di Uri. Uccisi anche quattro degli assalitori. L’alto numero di vittime sarebbe dipeso dal fatto che le tende di diversi militari hanno preso fuoco mentre questi ultimi ancora dormivano. Conteso fra India e Pakistan dal 1947, il Kashmir ha vissuto un rilancio delle tensioni dall’uccisione, avvenuta l’8 luglio, di un comandante separatista.
FONTE: EURONEWS

Minnesota. L’Isis rivendica il raid dei 9 accoltellati
17 settembre Un uomo ha colpito in serata a coltellate e ferito almeno nove persone in un centro commerciale del Minnesota, prima di venire ucciso. I feriti sono stati trasportati in ospedale e non sarebbero in pericolo di vita, secondo il nosocomio della città di Saint Cloud. “L’individuo che riteniamo essere il responsabile del ferimento delle vittime è deceduto all’interno del centro commerciale”, afferma la polizia locale. L’uomo “ha fatto un riferimento ad Allah” prima di attaccare, ha detto il capo della polizia Blair Anderson – citato dai media locali – aggiungendo che l’aggressore ha chiesto almeno ad una persona se era musulmana prima di colpirla. L’Isis ha rivendicato via Amaq l’attacco in Minnesota, dove un uomo ha ferito 8 persone con un coltello prima di essere ucciso. “Era un soldato dello Stato islamico, ha compiuto l’operazione per colpire i cittadini dei Paesi della Coalizione crociata”, si legge sul network dell’Isis. Fbi, possibile atto terrorismo – Si indaga come possibile atto di terrorismo l’attacco rivendicato dall’Isis in un centro commerciali del Minnesota, dove un uomo armato di coltello ha ferito 9 persone prima di essere ucciso da un agente fuori servizio. Lo rende noto l’Fbi. FONTE. ANSA

Incendiata a Lipsia l’auto della leader dell’AfD
17 settembre  -E’ stata incendiata da ignoti a Lipsia, nell’est della Germania, l’automobile di Frauke Petry, la leader del partito anti-migranti Alternativa per la Germania, che ha avuto un grande successo alle ultime elezioni regionali in Meclemburgo, superando l’Unione cristiano-democratica della Merkel. “Riteniamo sia un incendio doloso”, dice la portavoce della polizia locale, aggiungendo che non è arrivata nessuna rivendicazione.

Uccisi 4 palestinesi dai soldati israeliani
17 settembre (nena news)  Quattro palestinesi e un cittadino giordano sono stati uccisi tra giovedì notte e oggi dalla polizia e dall’esercito israeliani. Secondo la versione ufficiale, avevano colpito o tentato di colpire coloni e militari. L’ultima uccisione ha avuto luogo stamane a Tel Rumeida (Hebron). La vittima si chiamava Hatem ‘Abd al-Hafiz ‘Abd al-rahim ash-Shaludi e aveva 25 anni. Fonti dell’esercito riferiscono che il giovane è stato raggiunto dai proiettili sparati dai soldati israeliani dopo che aveva accoltellato un militare (ferendolo leggermente).
Ieri a Gerusalemme, nei pressi della Porta di Damasco, è stato ucciso Said Amr, 28 anni. Amr, giunto in città giovedì dalla Giordania, avrebbe tentato di pugnalare un poliziotto israeliano, ma è stato subito abbattuto dagli spari di altri agenti. Qualche ora più tardi, nei pressi di Kiryat Arba, alle porte di Hebron, una coppia di palestinesi a bordo di un’auto avrebbe investito intenzionalmente tre coloni israeliani. L’autista, Musa Khaddour di 18 anni, è stato colpito mortalmente dalle raffiche sparate dai soldati. Nel corso della sparatoria è rimasta ferita anche la sua fidanzata Raghad Khaddour, sorella di Majd Khaddour ucciso nello stesso punto lo scorso giugno in seguito ad un attacco.
Ieri pomeriggio a Tel Rumeida (Hebron) è stato ammazzato un altro palestinese che aveva attaccato e ferito un soldato. Giovedì notte ha perso la vita invece Muhammad Sarahin (21 anni). Sarahin era ricercato dai servizi israeliani ed è stato ucciso durante un raid delle truppe scelte dello stato ebraico nel villaggio di Beit Ula dove si era nascosto. “L’uccisione dei (nostri) martiri indica che Israele vuole l’escalation” ha commentato a caldo Nabil Abu Rudeina, portavoce del presidente palestinese Abu Mazen.

Pakistan kamikaze alla moschea 13 feriti:
15 settembre Almeno 13 persone, fra cui due agenti di polizia, sono rimasti feriti in Pakistan quando un kamikaze si è fatto esplodere davanti ad una moschea nel distretto di Shikarpur (provincia meridionale di Sindh) dove centinaia di fedeli musulmani sciiti erano in preghiera in occasione della festività di Eid al-Adha. Un altro attentatore è riuscito a fuggire.  Successivamente Jamaat ul Ahrar (JuA), gruppo scissionista radicale dei talebani pachistani, ha rivendicato l’attacco aggiungendo che “fa parte della nostra operazione Arr’ad che continuerà e sarà estesa a tutti gli angoli del Paese”.  Un altro attentato, simile nella dinamica, è stato sventato all’ultimo momento nella sottodivisione di Khanpur, poco lontano dal luogo dove è avvenuto il primo. Uno dei due assalitori è stato ucciso dalle forze di sicurezza, ed il secondo arrestato.

 Parigi, arrestati tre ragazzini pronti a fare stragi
14 settembre – Serie di arresti in Francia nell’ambito della lotta al terrorismo: due quindicenni sono stati fermati oggi dagli 007 e dalla polizia di Parigi perché sospettati di preparare attentati. I loro fermi si vanno a unire a un terzo arresto, sempre di un adolescente, avvenuto sabato scorso. La prima operazione di oggi è avvenuta a Parigi ad opera degli 007: l’adolescente era pronto a compiere un attentato terroristico. Nato nel settembre del 2001, è stato fermato nel ventesimo arrondissement, nella zona nord di Parigi. Secondo quanto riferisce BFMTV, è stata perquisita l’abitazione del ragazzo, che per gli investigatori era in attesa di ricevere una pistola.

Kashmir, uccisi 4 militanti antindiani
12 settembre – Le forze di sicurezza indiane hanno ucciso in uno scontro a fuoco quattro militanti infiltratisi dal Pakistan, attraverso la Linea di Controllo, nel settore di Nowgam dello Stato di Jammu & Kashmir. Una fonte dell’esercito ha confermato all’agenzia Pti l’operazione, precisando che “quando si sono visti scoperti, i militanti hanno aperto il fuoco provocando una efficace risposta da parte delle forze di sicurezza”. Intanto nel distretto di Poonch, un agente di polizia è stato ucciso e due persone, fra cui un ufficiale, sono rimaste ferite in una sparatoria con un commando armato.

Kenia, tre donne in burqa uccise dopo attacco a polizia
11 settembre MOMBASA – Tre donne che indossavano il burqa hanno attaccato una stazione di polizia in una località sulla costa del Kenya e sono state uccise. Lo ha reso noto la polizia. Il capo della polizia di Mombasa Parterson Maelo ha detto che le donne prima di essere uccise a colpi di arma da fuoco hanno accoltellato due agenti che sono rimasti feriti. Nessun gruppo ha rivendicato l’attacco fino a questo momento. Il Kenya è stato spesso in passato attaccato dai militanti del gruppo somalo al Shabaab.
FONTE: ANSA

Bruciata chiesa serba ortodossa da ultras kosovari
PRISTINA 10 SETtembre – Sconosciuti sono penetrati la notte scorsa nella Chiesa ortodossa serba di Cristo Salvatore a Pristina appiccando il fuoco. Come riferiscono i media serbi il principio d’incendio, subito contenuto, ha provocato danni materiali e una vibrante condanna e protesta da parte dei rappresentanti della chiesa ortodossa e dei politici serbi in Kosovo e a Belgrado. Non è la prima volta che tale chiesa, ancora incompiuta, viene presa di mira da vandali e estremisti di etnia albanesi in Kosovo.
FONTE: ANSA

Autobombe al centro commerciale di Baghdad: decine di morti e feriti
Baghdad, 9 settembre – L’Isis ha rivendicato un attentato compiuto stanotte in un centro commerciale di Baghdad, che ha provocato decine di morti. Secondo lo Stato islamico – riferisce il Site – le vittime sarebbero 40 sciiti, e altri 60 feriti. L’attacco sarebbe stato condotto con 2 autobomba nel parcheggio del mall nella parte orientale della capitale irachena. I primi bilanci parlavano di almeno 11 morti e 28 feriti, poi alcuni media hanno corretto al rialzo. L’iraniana Press Tv, citando fonti di sicurezza, ha parlato di 35 morti.
Fonte: Ansa

New York, donna aggredisce due madri con bambini: portavano il velo
NEW YORK, 8 settembre – Una donna ha aggredito due madri che indossavano il velo e i loro bambini mentre passeggiavano a Brooklyn. Lo riferisce la Cnn citando la polizia che ha arrestato la donna. Emirjeta Xhelili, di 32 anni, ha cercato di strappare l’hijab dalla testa delle due musulmane e le ha colpite al viso e al corpo strillando insulti e “qui siamo negli Stati Uniti, non dovete essere diverse”. La donna ha anche attaccato i due bambini di 11 e 15 mesi che erano in passeggino, rovesciandone uno e scuotendo l’altro. Nessuno è rimasto ferito in modo grave. L’attacco è avvenuto giovedì e venerdì la procura ha descritto quanto avvenuto come un crimine di odio accusando Xhelili di aggressione, condotta pericolosa con un bambino e molestie.

Preparavano una strage a Gare de Lyon, arrestate tre islamiche
Parigi 8 settembre – Un’operazione al termine «di una corsa contro il tempo». Per impedire che le tre donne del commando compissero un’azione violenta ormai «imminente». Così si è conclusa stasera in banlieue di Parigi la fuga di Ines, 19 anni, la ragazza che aveva lasciato a Notre Dame l’auto del padre piena di bombole di gas, e di due sue complici. «Fanatiche e radicalizzate», le ha definite il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, in una conferenza stampa a tarda sera.  Nell’operazione avvenuta in banlieue, a Boussy-Saint-Antoine, Inès – schedata come pericolosa jihadista, radicalizzata, aspirante a partire per la Siria – ha reagito, accoltellando un agente che la stava per immobilizzare. Il poliziotto – della DGSI, i servizi della sicurezza interna – ha reagito e l’ha ferita. Nessuno dei due è grave. La ragazza è ricoverata, le due complici sono in carcere.  Al termine dell’estate della polemica sul burkini, è un commando gestito, guidato, incentrato sulle donne a provocare il massimo allarme in una Francia a nervi scoperti. In giornata, era stato reso noto che nell’ambito della «caccia alla donna» che guidava la Peugeot 607 lasciata vicino a Notre Dame, sono state arrestate due coppie coinvolte in qualche modo nell’operazione, due fratelli con le rispettive compagne. Una di queste era legata ad Hayat Boumedienne, la compagna del terrorista dell’assalto al supermercato HyperCacher (gennaio 2015), Amedy Coulibaly. Hayat Boumedienne fuggì dalla Francia poco prima degli attentati compiuti dal suo compagno e dai fratelli Kouachi nella redazione di Charlie Hebdo e sarebbe attualmente nei territori siriani controllati dall’Isis.  Resta il mistero della Peugeot. Un’auto lasciata in piena notte con le quattro frecce lampeggianti in funzione, in divieto di sosta fra Notre Dame e il principale commissariato del centro, con una bombola vuota sul sedile e altre sei, piene, nel cofano. E alcune taniche di gasolio. Ma nessuna miccia, nessun detonatore. Gli inquirenti si chiedono se sia stato un tentativo molto artigianale, mal condotto per inesperienza, o se si trattasse di un segnale, una sorta di minaccia in vista di un’azione che stasera Cazeneuve ha definito «violenta e imminente». Al momento, resta ricercata soltanto la sorella di Ines, anche lei in fuga e vicina alle idee dell’islam radicale.

Kabul, sventato attacco alla comunità cristiana: uccisi 4 talebani
KABUL, 6 SET – E’ terminato, con l’uccisione dell’ultimo dei 4 terroristi asserragliati dopo un assedio delle forze di sicurezza afghane durato otto ore, l’assalto terroristico scattato nella notte contro la sede dell’Ong umanitaria americana Care International nel quartiere di Shar-e Naw, a Kabul. Lo ha annunciato il ministero dell’interno afghano aggiungendo che il bilancio dell’attacco è di un civile morto e di sei feriti. In un comunicato, il ministero rende inoltre noto che le forze di sicurezza, dopo l’assalto scattato a mezzanotte, sono riuscite a mettere in salvo 42 persone nell’operazione di “bonifica” durata fino a mattina inoltrata. L’assalto del commando, non ancora rivendicato, è avvenuto poche ore dopo il duplice attentato all’autobomba che ieri nel centro di Kabul ha fatto almeno 24 morti e una novantina di feriti. Nella giornata di ieri  due bombe sono esplose a Kabul vicino al Ministero della Difesa, provocando almeno 24 morti. Lo hanno riferito le autorità afgane. I talebani hanno rivendicato l’attentato. In particolare, un kamikaze si è fatto esplodere nella zona dopo l’arrivo delle forze di sicurezza in seguito alla prima esplosione. L’attentato, compiuto durante l’uscita degli impiegati del Ministero, è stato rivendicato dai talebani, come ha annunciato il portavoce Zabihullah Mujahid.
Fonte: Ansa

Autobomba a Baghdad: 12 morti
6 settembre – E’ di almeno 12 uccisi e decine di feriti il bilancio di un attentato con autobomba compiuto nelle ultime ore a Baghdad, secondo quanto riferisce la tv panaraba al Arabiya. L’attentato, compiuto nel quartiere a maggioranza sciita di Karrada, è stato rivendicato poco fa dall’Isis tramite l’agenzia di notizie Aamaq. Le vittime sarebbero tutti civili, colpiti in un affollato mercato.

Quattro autobombe in Siria: almeno 38 morti
5 settembre – Quattro autobombe sono esplose stamani in diverse regioni siriane controllate dalle forze governative. Lo riferisce la tv panaraba al Arabiya, precisando che due ordigni sono esplosi nei pressi di Tartus, sulla costa, un altro vicino Homs nel centro del Paese, e un quarto a Sabbura, tra la capitale Damasco e il confine con il Libano. Si contano 38 vittime, di qui almeno quattro soldati governativi. A Tartus è ospitata una base navale russa. L’Isis ha rivendicato stamani l’attentato suicida compiuto nel nord-est della Siria e che ha ucciso 5 persone e che ha ferito altre 15. Lo riferisce il profilo Twitter di “Amaq” l’agenzia di notizie vicina allo Stato islamico.

Filippine, autobomba al mercato: 10 morti
2 settembre – Almeno 10 persone sono morte e una cinquantina sono rimaste ferite a causa di un’esplosione avvenuta in un mercato notturno a Davao, nel sud delle Filippine. Lo riferisce l’agenzia filippina Gma News. Davao – nell’isola di Mindanao, dove operano diversi gruppi separatisti islamici – è la città dove il nuovo presidente filippino Rodrigo Duterte è stato sindaco per oltre vent’anni e dove il leader torna ogni weekend. Il vicesindaco di Davao, Paolo Duterte (figlio del presidente), ha rivelato poi che il leader era in città e si stava dirigendo proprio verso il mercato Roxas, dove è avvenuta l’esplosione. Fonte: Ansa

Bomba Isis nel Sinai: uccisi tre soldati
2 settembre  – «Tre soldati (egiziani, ndr) uccisi e 5 feriti mentre erano a bordo di un blindato colpito da una carica esplosiva tra il checkpoint di Abu Rifai ed il commissariato di polizia di Sheikh Zuweid nel nord del Sinai». Lo sostiene l’agenzia Amaq dell’Isis. Nessuna reazione o conferma su quanto avvenuto è giunta al momento dalle autorità egiziane.

Pakistan: bomba al tribunale di Mardan, 12 morti. Ucciso commando a Peshawar
2 settembre – Almeno 12 persone sono morte e altre 52 sono rimaste ferite per l’esplosione di due bombe fuori un tribunale a Mardan, nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa in Pakistan. I soccorritori hanno precisato che tra le vittime ci sono almeno 4 avvocati, due poliziotti e diversi civili. L’attentatore ha lanciato prima una granata poi, subito dopo, si è fatto esplodere tra la folla che camminava di fronte alla Corte, ha detto il capo della polizia, Faisal Shehzad. “Almeno dodici persone sono morte”, ha confermato il ministro della Salute e delle Comunicazioni, Shaukat Yousafzai. Secondo il portale di notizie pakistano DawnNews, l’attentato è stato rivendicato da Jamaat-ul-Ahrar, gruppo scissionista dei Talebani. Sempre oggi l’esercito pakistano ha reso noto di aver sventato l’incursione, rivendicata dallo stesso gruppo talebano, contro un insediamento della comunità cristiana alla periferia di Peshawar. Quattro terroristi sono stati uccisi.
Fonte: La Repubblica

Gabon: esercito assalta palazzo dell’opposizione, 2 morti, 1000 arresti 
1 settembre – Parlamento in fiamme e assalto a colpi d’arma da fuoco contro il quartiere generale dell’opposizione. È caos in Gabon dopo le elezioni presidenziali. Gli scontri sono scoppiati a Libreville dopo che la Commissione elettorale ha confermato la vittoria del presidente uscente Ali Bongo con un margine di poco meno di 5.600 voti sul suo rivale, Jean Ping. Il quartier generale di quest’ultimo, ha denunciato lo stesso oppositore, è stato assaltato anche con bombardamenti dagli elicotteri. Due persone sono morte e oltre 20 sono rimaste ferite. Al 2 settembre il bilancio degli arresti supera quota mille
Fonte: Euronews

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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