Francia, se i militari scendono in campo contro l’immigrazione

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Un segnale ai militari l’arresto del generale dei parà

Sabato scorso doveva essere un giorno di mobilitazione generale per le destre identitarie europee, con ben 14 Paesi interessati in iniziative di lotta all’immigrazione. Scontri si sono registrati anche ad Amsterdam, con diversi arresti, per l’intervento della polizia teso a impedire l’impatto tra manifestanti anti-immigrazione e controcorteo antifascista. Il miglior risultato di pubblico: qualche migliaio di dimostranti in piazza a Dresda, sotto le bandiere di Pegida, il movimento anti-Islam che sta cavalcando la tigre del risentimento anti-immigrati in Germania, dopo i fatti di Capodanno a Colonia. Manifestazioni anche in Austria, Irlanda, Polonia, Cechia. Regno Unito, Finlandia.

Alla fine l’unica notizia che ha “bucato” è stato l’arresto a Calais, mentre rispondeva alle domande dei giornalisti, del Generale Piquemal, decorato con la Legione d’onore. Già comandante dei migliori reparti francesi (il 9° RGT Paracadutisti, il Secondo RGT Stranieri Paracadutisti nonché Comandante della Legione Straniera), è un militare dall’alto profilo politico: è stato infatti capo di gabinetto militare di tre primi ministri (socialisti): Michel Rocard, Edith Cresson e Pierre Bérégovoy e, per 10 anni, il presidente dell’Unione nazionale paracadutisti. Una notizia inquietante: se il governo decide di mandare un segnale così forte alla lobby dei militari (che in Francia è una cosa seria) vuol dire che qualcosa bolle in pentola…  Il processo per direttissima, in programma oggi contro i 5 arrestati per aver violato il divieto di manifestare imposto dal prefetto di Calais, è slittato per le cattive condizioni di salute del generale, che la stampa di Oltrealpe non esita a definire “in odore di putsch e nostalgico del colonnello Bigeard”, il capo dei parà francesi protagonista della battaglia di Algeri…

 

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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