Terrorismo: Pansa, preoccupa fenomeno dei ‘foreign fighters’ – Agenzia di Stampa Asca
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Agenzia di Stampa Asca Terrorismo: Pansa, preoccupa fenomeno dei ‘foreign fighters’ Agenzia di Stampa Asca (ASCA) – Roma, 24 set – ”Nei prossimi mesi, tenuto conto dell’evoluzione del conflitto in Siria e della presenza in quel teatro di guerra di…
LONDRA – Un cittadino britannico 35enne di origini somale è stato arrestato all’aeroporto di Nairobi dopo l’attacco al centro commerciale Westgate Mall della capitale kenyana. Lo scrive il quotidiano Daily Mail. Un portavoce del ministero degli Esteri britannico si è limitato a confermare che le autorità britanniche sono a conoscenza dell’arresto. L’uomo era tra i quattro sospettati fermati lunedì. Nell’attacco, hanno perso la vita 67 persone, almeno 18 delle quali straniere e provenienti da Regno Unito, Canada, Francia, Olanda, Australia, Perù, India, Ghana, Sudafrica e Cina. Secondo quanto riporta un tweet postato su uno degli account ufficiali del gruppo islamico al-Shabaab, i morti sarebbero 137
Per leggere l’aggiornamento a mercoledì 25 mattina sulla situazione a Nairobi: http://www.repubblica.it/esteri/2013/09/25/news/westgate_arrestato_cittadino_gb-67218665/?ref=HREC2-1
Il tema da giorni è ormai il “nemico interno”, gli occidentali arruolati nei ranghi qaedisti. Dopo i nazisti dell’Illinois è la volta degli islamisti del Minnesota. Ne parla dettagliatamente Panorama:
Nel 1991 la guerra civile in Somalia provoca la fuga di milioni di persone, migliaia e migliaia di profughi che si trovano senza un luogo dove andare e che vengono ammassati nei vicini campi del Kenya. Molti di loro, un paio di anni più tardi, verranno ospitati negli Stati Uniti, e in particolare in Minnesota. La comunità somala cresce in quella parte degli States ed è lì che gli Shabab faranno reclutamento negli anni a venire, soprattutto dopo l’11 settembre e lo scoppio della Guerra del Terrore. Secondo alcune fonti parlamentari degli Usa, in questo periodo sono almeno una cinquantina i somali che hanno lasciato gli Stati Uniti per andare nei campi di addestramento di al Qaeda in Somalia. La partenze sono abbastanza intese fino al 2008, poi, con l’entrata in crisi del network del terrorismo internazionale, diminuiscono. Di quei 50 guerriglieri “fatti in casa”, almeno la metà sono stati uccisi.
Leggi tutto: http://news.panorama.it/esteri/obamamania/islam-occidente-terrorismo-nairobi-strage
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