Berlino, crollano Spd e Cdu. Boom populista nella capitale “rossa”

berlinoLe proiezioni rafforzano i dati politici degli exit poolper il rinnovo del parlamento della città-regione di Berlino. L’elettorato boccia la grande coalizione, togliendo più di dodici punti ai due partiti principali. La Cdu scende sotto il 18%, l’Spd perde più di 6 punti. La tenuta dei Verdi (perdono un paio di punti) e il buon risultato di Linke sembrano assicurare una solida maggioranza rossa-verde-rossa.

Notevole il successo per i populisti dell’Afd che raccolgono il 14,2% con la loro campagna anti-migranti. Il partito cristiano-democratico (Cdu) della cancelliera, con un magro 17,6% in calo di 5,7 punti rispetto alle precedenti consultazioni riscuote il peggior risultato del dopoguerra nelle elezioni per il controllo della città-Stato (Land), con conseguente sfratto dal municipio più importante di Germania: i socialdemocratici della Spd, pur con un crollo anche peggiore di consensi (6,7 punti, e anch’esso senza precedenti a Berlino), si confermerebbero primo partito col 21,6%, ma insieme alla Cdu non hanno più i 75 seggi necessari per proseguire sulla strada della `grande coalizione. Probabile ma non scontata è una sterzata a sinistra, col il varo di una coalizione «rosso-rosso-verde» con Verdi, dati al 15,2% (-2,4 punti rispetto al record del 2011) e Sinistra (la Linke erede dei comunisti Ddr al 15,6%, +3,9): con loro una coalizione guidata dal sindaco uscente Michael Mueller (Spd) avrebbe 86 seggi. Il `Municipio rosso´ di Berlino dunque non si chiamerà più così solo per il colore dei suoi mattoni. Ma soprattutto c’è la quinta sconfitta elettorale Cdu nel 2016 che la cancelliera affronta con una conferenza stampa a Berlino senza `nascondersi´ a New York al vertice sulle migrazioni. L’Alternativa per la Germania (Afd), nata solo tre anni fa, avrebbe ottenuto un 14,2% al suo primo affacciarsi alle elezioni berlinesi e ora è rappresentata nei parlamenti di 10 dei 16 Laender tedeschi. Sulla scorta anche di sondaggi nazionali, Joerg Meuthen – che assieme alla più nota Frauke Petry guida il partito nazionalista – si è detto convinto che l’Afd otterrà un risultato a doppia cifra anche alle politiche nazionali del settembre dell’anno prossimo.  La nuova sconfitta del partito della Merkel è ancora una volta causata dall’ascesa della formazione che fa leva sui timori creati dall’afflusso di profughi, che l’anno scorso ha toccato quota 1,1 milioni in seguito all’apertura delle frontiere voluta dalla cancelliera per risolvere la crisi migratoria nei Balcani.
FONTE: LA STAMPA

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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